Quattro ristoratori ma un solo locale: è la sfida alle difficoltà legate al Covid lanciata a Città di Castello dai titolari di locali storici del cuore cittadino. Che fino all' Epifania hanno deciso di dare vita a un' unica attività nell' esercizio che dispone di più posti a tavola, con possibilità di adeguato distanziamento e sicurezza per i clienti. La notizia è stata anticipata dal "Corriere dell' Umbria" ed oggi "prende il via ufficialmente", secondo quanto annuncia il Comune tifernate in una nota. Una sorte di "mutua assistenza" che ha coinvolto Giacomo Brunetti, Dimitri Boriosi, Sandro Castellani e Sara Bastianioni. Due di loro in cucina a preparare piatti della tradizione umbra (cappelletti in brodo, tagliatelle al tartufo bianco, arrosti vari e dolci di tradizione in vista del Natale) e gli altri due ad improvvisarsi camerieri di sala. "Non avevamo altra soluzione, chiudere o prolungare l' agonia post-lockdown, attendere invano ristori insufficienti o inesistenti o tentare come abbiamo fatto di unire le forze e dare vita ad un' unica attività fino all' Epifania" hanno spiegato, sempre secondo quanto riporta il Comune. Per il sindaco tifernate, Luciano Bacchetta, e l'assessore al Commercio e Turismo, Riccardo Carletti, "uno straordinario esempio di volontà, determinazione e resilienza e amore per la città e le sue tradizioni messa in atto da persone che si sono rimboccate le maniche ed hanno deciso di unire le forze".