In Umbria c' è "evidenza di un aumento della diffusione" della cosiddetta variante Omicron 2 del virus Sars-CoV-2 rispetto alle scorse settimane. Lo ha detto Antonella Mencacci, direttrice del laboratorio di Microbiologia dell' Azienda ospedaliera di Perugia, rispondendo all' ANSA dopo l' aumento dei casi registrato nell'ultima settimana. "Omicron 2- ha spiegato - è ancora più contagiosa della 'Omicron 1'. Questo, insieme al venire ancora meno delle restrizioni, potrebbe essere la causa dell' innalzamento dei contagi". "Le cariche virali dei campioni positivi analizzati - ha detto ancora la professoressa Mencacci - sono comunque elevate tanto quanto quelle di 'Omicron 1'". Ad una maggiore diffusione del virus contribuiscono "sicuramente" - per la responsabile della microbiologia - la riduzione delle vaccinazioni, dei tamponi e dei test eseguiti. "Diminuendo l' individuazione dei casi contagiosi e quindi l'isolamento dei soggetti positivi - ha sottolineato - questo può comportare un aumento della trasmissibilità del virus. Ci siamo caduti sempre. Quando la curva epidemica scende, il numero dei test fatti diminuisce. Secondo le linee guida nazionali i contatti stretti vaccinati possono continuare a uscire, a lavorare e a muoversi. Rischiano però di essere contagiosi qualora si infettino e di fatto questo accade". Per avere un' estate tranquilla per la professoressa Mencacci "è necessario anzitutto vaccinarci e aumentare la copertura con le terze dosi e quella dei bambini". "Bisogna poi continuare a vivere - ha proseguito - con quelle norme che conosciamo, usare mascherine Ffp2 ed evitare assembramenti, che però sono sempre più difficili da rispettare perché oggettivamente si è stanchi di vivere in questo modo".