Sarà Guido Bertolaso, già dirigente della Protezione Civile Nazionale, commissario straordinario in situazioni di emergenza, consulente della Regione Lombardia per l'allestimento dell'ospedale in fiera durante la prima ondata Covid, ad affiancare l'operato della Regione Umbria in questa seconda fase della pandemia. Ha fatto la sua prima comparsa oggi accanto alla presidente Donatella Tesei nella conferenza stampa in cui veniva spiegato nel dettaglio il piano di contenimento dell'epidemia. “Abbiamo perso tempo durante questa estate – ha detto Bertolaso riferendosi all'Italia – ora ci troviamo a dover inseguire. Ma qui in Umbria si è lavorato benissimo”. Quello che l'Umbria ha davanti lo ha spiegato il direttore regionale della sanità Claudio Dario: le previsioni indicano a metà novembre il picco con 441 persone ospedalizzate a fronte delle 353 odierne, una situazione difficile ma gestibile con questi numeri considerando i 576 posti letto Covid che la rete umbra può garantire, tra terapia intensiva ( 127 quelli totali ), semi intensiva ( 74 ) , acuti ( 380 ) ed acuti presso le RSA ( 118 ). Si chiama “Piano di contenimento” quello che l'Umbria sta adottando con questi numeri e con una rete di strutture sanitarie che vede la presenza di un ospedale Covid dedicato, quello di Spoleto; un ospedale Covid di minore intensità, quello della media Valle del Tevere; due aziende ospedaliere con aree dedicate, quelle di Perugia e Terni; i presidi di Città di Castello e Foligno; le RSA di Perugia, Spoleto e Media Valle del Tevere con 20 o 30 posti letto per anziani Covid ciascuna e due strutture alberghiere per asintomatici a Deruta e Città di Castello per un totale di 74 posti. Gli ospedali di Branca e Orvieto in questo “Piano di contenimento” restano no Covid, la loro destinazione muterà solo se si dovesse attivare il “Piano di salvaguardia”, ovvero lo step successivo, quello in cui le previsioni di picco fossero non corrette, quello in cui i provvedimenti presi da ordinanze della Regione e Dpcm del Governo non dovessero dare risposte utili, quello in cui i 576 posti letto non dovessero bastare . Uno scenario a cui nessun oggi vuole pensare ma, ha detto Bertolaso: ”L'inverno non è ancora iniziato, farsi trovare pronti è tutto”.