Cremonese, una grande che soffre le piccole

12 le vittorie grigiorosse, il doppio di quelle ottenute dal Foligno, 6 i pareggi per entrambe e 9 le sconfitte patite dagli umbri a dispetto dei solo tre passi falsi dei lombardi. Se i numeri parlano chiaro per strappar punti allo “Zini” i Falchetti dovrebbero rendersi autori di una vera impresa. Missione difficile ma non impossibile, però, perché se è vero che la Cremonese ha battuto con autorevolezza le cosiddette grandi (4-1 al Varese, 5-1 all’Arezzo e 1-0 sia al Benevento sia al Perugia) è quanto mai incerta negli appuntamenti con le formazioni di medio-bassa classifica. I lombardi hanno infatti lasciato punti contro Sorrento, Lecco, Viareggio, Monza e Figline ed hanno sofferto nel battere la Paganese (ultima della classe) mostrando una certa saccenza ingiustificata in un torneo difficile come la prima Divisione che per altro ha impedito alla squadra di mister Venturato di approfittare anche dei mezzi passi falsi della capolista Novara, fermata sull’1-1 da Como e Monza nelle ultime due gare disputate. Insomma i grigiorossi, che per la verità non vantano questa media punti da un ventennio, hanno evidenziato difficoltà contro quelle squadre che la mettono sul piano fisico. In parole povere allo “Zini”, così come si predica dall’inizio della settimana, i Falchetti dovranno mettere in campo non solo la loro abilità nel costruire, ma soprattutto quella grinta smarrita contro il Lumezzane. Biancoazzurri carichi e senza timori, dovrebbe essere questa la ricetta per mettere in difficoltà una delle pretendenti alla promozione in serie B, gioco e temperamento per un Foligno, perché no?, spavaldo. Buona condizione comunque dimostrata dalla Cremonese anche nel test in famiglia vinto 8-1 contro la Berretti. Da segnalare le reti di Pratolin, Guidetti, Burrai, Varricchio e soprattutto il poker siglato da Musetti.