Crisi Merloni: on. Bocci (Pd) scrive a ministro Sacconi

Il deputato umbro del Pd Gianpiero Bocci ha inviato una lettera al ministro Maurizio Sacconi in relazione alla situazione che si è creata nello stabilimento ''A. Merloni'' di Nocera Umbra. ''I lavoratori della fabbrica - scrive il parlamentare - recandosi a ritirare il Cud all'Ufficio Personale, si sono trovati a dover firmare anche una 'Dichiarazione di immediata disponibilità ad un percorso di riqualificazione professionale e all'adesione di una proposta di lavoro congruo'. In questa dichiarazione sono state apportate significative modifiche rispetto al modulo predisposto dall'Inps. Infatti, nel modello dell'Inps c'è la possibilità di scelta tra le due opzioni della riqualificazione professionale e dell'adesione ad una proposta di lavoro congruo mentre in quello sottoposto ai dipendenti dell'azienda non c'è alcuna possibilità di scelta tra le due alternative e la firma comprenderebbe entrambe''. ''Ciò che preoccupa i lavoratori - prosegue Bocci - è che l'opzione di 'una proposta di lavoro congruo' riguarda di solito i casi di cassa integrazione in deroga o di cessazione definitiva dell'attività, che di conseguenza non prevedono il rientro in azienda. La ditta Merloni, al contrario, si trova in una procedura che prevede la riattivazione dell'azienda da parte di un potenziale acquirente e non è chiaro quindi il motivo per cui i lavoratori debbano firmare l'adesione ad una proposta che non dovrebbe riguardarli. E' evidente che questa situazione sta creando forte ansietà e preoccupazione tra i dipendenti dell'azienda, che, oltretutto, hanno la cassa integrazione garantita solo fino al prossimo maggio, senza alcuna certezza di prolungamento. Appare urgente quindi - conclude l'on. Bocci, rivolgendosi al ministro Sacconi- fare chiarezza sulla vicenda, per fornire ai dipendenti elementi di certezza e fiducia rispetto al loro futuro lavorativo''.