Da Betlemme ad Assisi per un patto di pace

La firma alla lettera d’intenti per l’adesione al coordinamento nazionale delle città e delle istituzioni italiane gemellate con Betlemme è arrivata nel tardo pomeriggio di ieri, sottoscritta dal comune di Betlemme, l’associazione per la vita e per la pace, i 17 comuni italiani e le 2 regioni (lazio ed Umbria) gemellate. Il protocollo d’intesa si fonda su quattro principi primo fra i quali la necessità di un coordinamento stabile per ottimizzare e sviluppare i numerosi interventi in favore della città di Betlemme e dei suoi cittadini.Fra gli altri punti del protocollo la necessità di confronto fra i comuni gemellati italiani almeno una volta l’anno, anche insieme all’amministrazione betlemmita. Un aggiornamento quotidiano sarà possibile anche on line con un sito dedicato ad accesso riservato agli aderenti al coordinamento. Il sottosegretario agli Affari Esteri Stefania Craxi ha parlato di una giornata importante e della necessità di ripensare un intervento condiviso diverso dai cosidetti 'finanziamenti a pioggia'. Dal sindaco di Assisi è stata lanciata anche l’inedita iniziativa di candidare il Presepe come elemento del patrimonio culturale immateriale dell’umanità sotto tutela dell’Unesco insieme ai comuni di Napoli e Greccio. Un simbolo non soltanto della religiosità cristiana ma anche del valore di roccaforte di spiritualità e pace di Betlemme.