C’è attesa per la seconda edizione del “Gualdo Mig Fest. Storie e musiche Migranti”, che si svolgerà a Gualdo Tadino dal 3 al 6 luglio. Quattro giorni di musica ed eventi che animeranno la città: concerti, teatro di figura, danza, mostre, documentari, workshop, seminari e spettacoli per bambini. Un grande contenitore culturale per tutti i gusti, che si avvicina a tutte le fasce d’età, perché l’arte e la salvaguardia delle tradizioni sono da sempre valori innati nell’uomo. La manifestazione è promossa dall’assessorato alla cultura della Regione Umbria, dall’amministrazione di Gualdo Tadino, con la collaborazione del Museo Regionale dell’Emigrazione “Pietro Conti”. Ne abbiamo parlato con il coordinatore artistico del festival, Tommaso Colagrande, che dall’anno scorso collabora attivamente per la realizzazione della manifestazione: “è molto importante che si sviluppino progetti dedicati alla tematica culturale della contaminazione e della mescolanza tra popoli. Il 2008 è l’Anno Europeo del Dialogo Interculturale, una delle questioni sociali di maggior interesse per un’Italia che nell’arco di pochi anni ha cambiato progressivamente volto, diventando luogo di residenza per numerosi cittadini provenienti da paesi diversi. L’incontro con gli stranieri e di conseguenza con altre forme di arte e cultura, è un’occasione importante di scambio e confronto. Ecco perché il Gualdo Mig Fest vuole essere una piccola finestra sul mondo, in cui da secoli popoli, lingue e tradizioni diverse, si fondono per dar vita a nuovi processi creativi”. Al centro della seconda edizione le atmosfere dell’Argentina: chitarre, arpe e bandoneón, per raccontare il ritmo e la musicalità passionale del tango, della variopinta tradizione del folklore argentino e del lunfardo, il gergo caratteristico di Buenos Aires. “Il tango è un’espressione del corpo che narra di vecchie ferite e di struggenti passioni amorose, il tango è una terapia dell’anima e delle inquietudini”, recita la brochure di presentazione. Ma il Gualdo Mig Fest non è solo musica e spettacolo, il programma prevede anche momenti di riflessione. Ogni sera, infatti, dalle 18.00 alle 20.00,presso la Mediateca del Museo dell’Emigrazione, si svolgeranno workshop, approfondimenti, incontri con gli artisti coinvolti nel festival. Una scaletta che parte dal primo pomeriggio con conferenze, incontri- laboratorio con i musicisti, che singolarmente, soddisfacendo i più curiosi, sveleranno le tecniche di realizzazione e di esecuzione dei loro strumenti. La rassegna dà spazio all’originalità, alle ricerche identitarie e ai diversi modo di esprimersi, il tutto attraverso il pieno coinvolgimento del pubblico. Durante la manifestazione si svolgeranno infatti lezioni di tango sotto le stelle e piccoli ed adulti potranno essere rapiti dal teatro di marionette e di figura. Ed in questo viaggio di contaminazioni non mancano i riferimenti ad altri Paesi, quali Brasile, Iran e Bulgaria, in linea con l’idea di multiculturalità creativa del progetto. Sarà così la volta dell’energica capoeira e del ritmo infuocato della musica Axè, ed ancora delle tradizioni musicali iraniane mescolate alle melopee balcaniche. Mostre fotografiche, d’arte ed enogastronomia completeranno il quadro del festival. Presso la taverna di San Benedetto, nelle serate di venerdì e sabato sarà possibile degustare l’asado, piatto tipico argentino, ed altre specialità di questa terra; tutti i negozi del centro storico saranno aperti fino alle 22.00, grazie alla collaborazione del Centro naturale Riflessi e della Confcommercio.
26/06/2008 08:23
Redazione