Sono state depositate stamani le motivazioni della sentenza con le quali Giorgio Giorni è stato condannato all'ergastolo dal gup di Perugia per avere violentato e ucciso la piccola Maria Geusa. Il processo a suo carico comincerà davanti alla Corte d'assise di Perugia il 6 aprile prossimo, a due anno dalla morte della piccola Maria Geusa. L'omicidio della bambina si è consumato in uno scenario di “inaudita violenza e crudeltà”. A sostenerlo è il giudice Claudia Matteini nelle 174 pagine con le quali ha motivato la sentenza nei confronti della quale hanno già annunciato appello i difensori dell'imputato. Un provvedimento nel quale sottolinea che lo scenario di violenza è ancora più grave “se solo si pensa che la vittima è una bambina di due anni e mezzo immune da qualsiasi colpa”. Secondo il gup Giorni aveva quasi un senso di fastidio per la bambina. Definisce poi “particolari” i rapporti tra l'imprenditore e la famiglia di Maria e assolutamente inconsistente il rapporto di amore tra Giorni e la madre Tiziana Deserto “Dimostrazione che ben altre - sostiene il giudice - potevano essere le motivazioni che lo spingevano a prendere con sè Maria”.