Dirty Soccer: sorpresa in appello, Teramo e Savona salvano la Lega pro, Gubbio beffato resta in D

Sabato sera febbrile per i tifosi del Gubbio ma John Travolta c'entra poco. È' il processo Dirty Soccer a catalizzare l'attenzione con la clamorosa sentenza d'appello sulla presunta combine Savona-Teramo che ridimensiona la condanna in primo grado per le due squadre. Per entrambe è arrivata una condanna molto più mite di quanto disposto nel primo grado: restano infatti in Lega pro (con -6). E se per il Savona la decisione è' coerente con la motivazione (non più responsabilità diretta in quanto il presidente Dellepiane è stato prosciolto ma solo responsabilità oggettiva) per il Teramo si fatica a comprendere la genesi della pena (responsabilità diretta, ma niente retrocessione all'ultimo posto della graduatoria 2014-2015 come la prassi dettava ma solo una categoria in meno rispetto a quanto conquistato a fine stagione e il "platonico" -6). Alla fine a goderne è il solo Ascoli che si ritrova in serie B, con l'ausilio legale dell'avv. Grassani, nel contempo affidatario anche delle tutele del Gubbio, ma con esito decisamente diverso. È proprio la società rossoblu ad uscirne pesantemente beffata dopo aver riassaporato per qualche giorno la Legapro, illusa dalla sentenza di primo grado. La società di patron Notari di fatto "torna" in serie D. Forse in modo ancora più amaro di come era accaduto sul campo, meritatamente, lo scorso 30 maggio.