Input, competenze, suggerimenti, le esperienze degli studenti possono contribuire a cambiare e plasmare secondo un modello migliore la loro classe, la loro scuola, e, infine, le politiche sull’istruzione?
E’ questa la domanda che si è posta la Rete di scuole di Gubbio, organizzando la seconda edizione del convegno “C’era una volta un pezzo di legno”, l’appuntamento programmato per venerdì 1 e sabato 2 aprile a Gubbio, che si terrà in vari spazi scolastici del territorio eugubino.
Una due giorni centrata sullo student voice e sulla didattica per competenze, dall’eloquente sottotitolo: “Emozioni, narrazioni e competenze nella scuola dell’inclusione”.
“C’è qualcosa di fondamentalmente sbagliato nel costruire e ricostruire un intero sistema, senza prestare mai ascolto a coloro per i quali verosimilmente si edifica tale sistema - ha affermato Allison Cook-Sather, responsabile del movimento Student Voice Internazionale e speaker della due giorni - L’inefficacia di questo approccio, sta diventando sempre più evidente. E’ giunto il tempo di considerare gli studenti fra coloro che hanno il diritto di partecipare sia alla riflessione critica sull’educazione, che al rinnovamento della stessa”.
La stessa cosa di cui si è convinto il gruppo di lavoro costituito inizialmente da un nucleo di Dirigenti Scolastici e dalla cattedra di Pedagogia Sperimentale del Dipartimento FISSUF (Filosofia, scienze umane, sociali e della formazione) dell’Università degli Studi di Perugia, che ha individuato come obiettivo quello di costruire, in un territorio (le aree di Gubbio e, in parte, Assisi), un’esperienza che ha, tra i suoi obiettivi, quelli di incrementare i risultati di apprendimento, di ridurre notevolmente i livelli di abbandono e di ripetenza. Per far questo è stata messa attenzione alla dimensione dell’innovazione didattica e valutativa e si è operata una precisa scelta circa il coinvolgimento degli studenti, che hanno partecipato ad un percorso di avvicinamento al convegno dell’1 e 2 aprile, i cui contenuti sono stati preparati grazie soprattutto alle riflessioni e alle attività di ricerca dei ragazzi fatta in classe. Venerdì al via i laboratori, dunque, che durante la mattinata saranno dedicati agli alunni delle scuole di ogni ordine e grado e nel pomeriggio con sessioni di attivazione didattica per i docenti, divisi per ambiti disciplinari (Storia, Lingua italiana, Matematica, Elettronica/Informatica).
I dettagli della prima giornata, su tutti i laboratori attivati fra le 15 e le 18: Storia, che sarà in compagnia di Antonio Brusa (Università di Bari) e Romana Scandolari (Museo delle scienze di Trento), per un intervento dal titolo: “Il Guinness dei Primati”, un gioco di simulazione sull’evoluzione umana. Per la Matematica, spazio a Pietro Di Martino (Università di Pisa), con “La macchina di ferro senza cuore”: l’intreccio matematica-emozioni nei racconti autobiografici degli studenti. Per elettronica/informatica sarà la volta di Michele Maffucci (IIS Galilei Ferrari Torino), con “Apprendimento attivo con Raspberry Pi e Arduino”. E per la lingua italiana, Ermelinda De Carlo (Università di Perugia), con la presentazione di un lavoro dal titolo “Come fare cose con le storie” (storie, autobiografie e digital curricula story).
Il sabato, invece, l'incontro si terrà alla Sala Trecentesca di Palazzo Pretorio visto l'altissimo numero di adesioni. Sarà riservato per la parte più seminariale: si ripartirà la mattina con la presentazione della ricerca condotta con gli alunni e lo studio dei dati raccolti, da parte del professor Federico Batini e del dottor Marco Bartolucci. A seguire, fra gli altri interventi, anche una restituzione del progetto da parte degli studenti stessi e in chiusura, l’incontro con Allison Cook-Sather, una fra i maggiori esperti di student voice, tema per cui ha pubblicato 5 libri e oltre 70 articoli. Il suo intervento dal titolo “Ho intenzione di ascoltarli”, darà l’occasione per capire le opportunità che possono nascere da questo approccio, attraverso esempi internazionali di buone pratiche dello student voice. Un convegno su un tema attuale e importante, viste e considerate gli intenti e le direttive del Consiglio d’Europa: “Stabilire la partecipazione attiva dei bambini e dei giovani in tutti gli aspetti della vita scolastica, in particolare attraverso metodi formali e non formali affinché influenzino l’insegnamento e le pratiche di apprendimento e l’ambiente scolastico, e attraverso l’integrazione dei consigli degli alunni delle scuole superiori nel governo della comunità scolastica”. L’iscrizione si può effettuare tramite modulo da scaricare dal sito della scuola www.iisgubbio.gov.it e da rispedire all’indirizzo istituzionale pgis034006@istruzione.it. Per docenti non appartenenti alla Rete di scuole di Gubbio, è previsto un contributo di euro 20,00 da versare su C/C postale 1022240103 oppure tramite IBAN IT54C0760103000001022240103 (causale: C’era una volta un pezzo di legno 2016), precisando nome e cognome dell’interessato. La ricevuta di versamento unitamente al modulo di iscrizione dovranno essere inoltrati all’indirizzo istituzionale pgis034006@istruzione.it. Ai partecipanti verrà rilasciato regolare attestato, valido ai fini della rendicontazione Bonus Docenti e verrà distribuito il quaderno del convegno dove trovano spazio tutte le ricerche, i metodi, i laboratori e i dati raccolti, presentati durante la due giorni eugubina, che sarà edito da Franco Angeli Editore e inserito nella collana Scienze della Formazione. Stante il limite di posti disponibili, si consiglia di prenotarsi per tempo.
Gubbio/Gualdo Tadino
31/03/2016 17:11
Redazione