Dal Partito democratico alla riforma della Comunità Montane; dalla viabilità al welfare. Spazia a tutto campo il documento conclusivo dei Ds Alta Umbria dopo i congressi delle sezioni della quercia tenutisi nei giorni scorsi. A farsene portavoce il responsabile, Cristian Biagini in una articolata nota che tocca diverse delicate questioni territoriali: "Il progetto di riforma istituzionale regionale, sul quale auspichiamo una rapida conclusione dell’iter di approvazione - esordisce l'analisi di Biagini - ha confermato l’importanza della dimensione territoriale dell’Alta Umbria come parte del territorio regionale e provinciale che si è costituita per favorire processi di integrazione di area vasta, tenendo in considerazione i fattori di contiguità e di specificità territoriali e culturali di Alto Tevere e Alto Chiascio. La costituzione degli ATI prevede infatti l’affermazione dell’Alta Umbria come uno dei quattro ambiti territoriali, con funzioni di organizzazione e programmazione sovracomunale in settori di fondamentale importanza come la sanità, l’integrazione socio sanitaria, i rifiuti, il sistema idrico integrato, il turismo. Nell’ambito delle riforma degli enti montani si chiede la costituzione di una Comunità Montana dell’Alta Umbria di cui possano far parte anche quei comuni con popolazione superiore a 25.000 abitanti che siano parte integrante del sistema geografico e socio economico montano, a condizione che conferiscano funzioni proprie in gestione associata tese a garantire l’efficacia, l’efficienza e l’economicità dell’azione amministrativa e favorendo forme stabili di cooperazione e di associazione tra le amministrazioni locali di minore dimensione". La nota dei Ds Alta Umbria si occupa anche di viabilità ed economia: "È irrinunciabile un forte ammodernamento infrastrutturale che veda il completamento della E78 e della Perugia/Ancona come priorità per l’Umbria, la realizzazione in tempi brevi del nuovo tracciato della SS19 Pian d’Assino, le necessarie misure per ammodernamento e la messa in sicurezza della E45 e della S.S.Flaminia, un efficiente collegamento della FCU alla rete ferroviaria nazionale e regionale, il raddoppio della rete ferroviaria Orte/Ancona, la realizzazione della Piastra logistica e infrastrutture di cablaggio telematico. Occorre mettere in atto politiche di rilancio, ristrutturazione e rinnovamento della filiera agricola ed arrivare alla costituzione del Polo unico della tabacchicoltura, mettendo in atto tutti gli strumenti affinchè le risorse destinate alla riqualificazione e alla riconversione della tabacchicoltura nel nuovo PSR restino al settore e ai territori interessati, per reali progetti di riconversione e riqualificazione. Occorre puntare sulla valorizzazione delle tipicità, delle risorse culturali (dalle Tavole Eugubine a Signorelli a Burri) ed ambientali (Parco Monte Cucco, Percorso del Tevere) come fattore di sviluppo. È necessario incoraggiare progetti energetici basati sulle energie rinnovabili e pulite, viste come una importante opportunità per il nostro territorio, e per le ricadute positive che si possono avere in termini sia ambientali che economici: per il settore agricolo, per le aziende e per l’intera collettività in termini di risparmio energetico, benefici ambientali, qualità della vita e immagine per il territorio e per la sua attività turistica. Per raggiungere tali obiettivi sarà essenziale sviluppare progetti di filiera bioenergetica cui concorrano in maniera paritaria tutte le componenti interessate, a partire da quella agricola". Non manca anche un accenno alle politiche sanitarie del territorio: "È necessario puntare sulla qualificazione in termini di tecnologie, di risorse umane, competenze mediche dei presidi sanitari comprensoriali di Città di Castello-Umbertide e Branca, dei servizi di cura, di medicina di base, di prevenzione e riabilitazione diffusi sul territorio. Per costruire un sistema socio sanitario sempre più partecipato e vicino ai cittadini occorre dare alla Conferenza dei Sindaci un ruolo che le consenta di entrare nel merito delle questioni rispetto al miglioramento ed all’integrazione dei servizi, al consolidamento delle eccellenze, alla percezione di eventuali disagi come il problema delle liste d’attesa".
31/03/2007 08:32
Redazione