E' stato celebrato il rito funebre islamico per i piccoli Ahmed e Jihane all'ospedale di Perugia

Sono stati celebrati stamani nell'aula grande dell'ospedale di Perugia i funerali di Ahmed e Jihane, i fratellini di 8 e 12 anni, originari del Marocco, uccisi martedi' scorso a Umbertide dal padre, il muratore marocchino Mustapha Hajjaji, ricoverato in stato di arresto nella stessa struttura sanitaria dopo avere tentato il suicidio. Alla cerimonia era presente la madre delle vittime, Naoual, stretta in un cappotto nero, occhiali scuri e un foulard a coprirle parzialmente il volto. ''Siamo qui per dare l'addio a due bambini innocenti'' ha detto l'imam di Umbertide, Chafiq El Oquayly. ''Quello compiuto ha aggiunto - e' un gesto folle e disumano che va contro la religione islamica. Preghiamo Allah affinche' dia pazienza e forza alla madre per superare questa tragedia''. Alla funzione hanno partecipato anche i compagni di scuola dei due bambini, studenti dell'istituto San Pio di Citta' di Castello. Con in mano gerbere bianche e rosa. Le loro insegnanti, invece, ''in segno di rispetto per la tradizione musulmana'' indossavano dei fazzoletti scuri e foulard come velo in testa. Le due bare bianche, avvolte in una stoffa marrone, dinanzi alle quali hanno pregato parenti, amici di famiglia e fedeli provenienti dalle comunita' islamiche di Umbertide, Citta' di Castello, Perugia, Terni e Bologna, in giornata verranno portate all'aeroporto di Roma Fiumicino. Domani, insieme alla madre, partiranno per Casablanca e da li' raggiungeranno la citta' di Kounaitra.