Nonostante il distanziamento sociale, è stata numerosa la presenza alla Biblioteca Comunale Sperelliana di Gubbio, per la presentazione del libro "Giovanni Zizolfi, il sacrificio dimenticato", a cura di Alessandro Zizolfi. Il libro tratta la storia di un giovane carabiniere siciliano, appunto Zizolfi, che fu una delle vittime dell'eccidio de "I 40 martiri di Gubbio", avvenuta il 22 giugno 1944.
A salutare i presenti prima dell'incontro, la presidente dell'Associazione Famiglie 40 Martiri, Laura Tomarelli (nella foto) mentre le conclusioni sono state affidate al sindaco di Gubbio, Filippo Stirati.
Edito dalla casa editrice Kimerik, il testo narra la storia semisconosciuta del carabiniere che finì nel rastrellamento nazista divenuto poi la più efferata strage in Umbria nell'intero periodo dell'occupazione. “Giovanni Zizolfi, il sacrificio dimenticato", è una storia nella storia, ambientata durante la seconda guerra mondiale, di un giovane siciliano volenteroso, intraprendente e ambizioso, che sogna di diventare un sottufficiale dei Carabinieri Reali. La sua vita pone fine ad appena ventitré anni, il 22 giugno del 1944, a Gubbio, per mano dei nazisti allorché perpetrarono la strage de "I 40 Martiri eugubini", poiché fu ucciso un ufficiale medico tedesco, agguato che avvenne all'interno di un bar cittadino, il 20 giugno 1944. La sua biografia è stata ricostruita attraverso i racconti di famiglia, da ricerche fatte sui luoghi dove ha vissuto e dalla corrispondenza epistolare che il protagonista intratteneva assiduamente con i propri cari durante la sua mobilitazione in Cirenaica. Una vicenda intensa dai risvolti tragici, che accende degli interrogativi, da parte dello scrittore, circa l'operato di questo giovane uomo, nei giorni della rappresaglia tedesca e poco prima il compiersi della strage.
L'iniziativa, oltre che dall'associazione Famiglie 40 martiri, era patrocinata dalla Biblioteca Sperelliana e dall'associazione Francesco Musmarra.
Domani le celebrazioni per la ricorrenza del 76mo anniversario dell'eccidio, con le cerimonie religiose che si aprono alle 6.30, ora dell'esecuzione, per proseguire solo con le funzioni delle 10.30 e delle 18 con il Vescovo. Sarà possibile partecipare, mantenendo però le prescrizioni per osservare il distanziamento sociale all'interno del sacrario.
Gubbio/Gualdo Tadino
21/06/2020 14:53
Redazione