Segnatevi questa data: domenica 24 novembre. Dovrebbe essere questa l'indicazione definitiva per la nuova tornata elettorale delle Regionali 2019, in anticipo rispetto alla scadenza naturale del 2020.
Lunedì scorso a Palazzo Cesaroni i capigruppo di maggioranza e opposizione hanno incontrato il presidente della giunta regionale Paparelli per individuare un ipotetico iter che porti verso il voto anticipato d’autunno. La data prescelta dovrebbe dunque essere l'ultima domenica di novembre (più improbabile il 17), ma prima di indire le elezioni dovranno essere espletate alcune operazioni necessarie: la prima è legata all’approvazione dell’assestamento di bilancio, che il consiglio dovrà votare obbligatoriamente entro il 31 luglio; un passaggio tutt'altro che formale se è vero che proprio da quel bilancio saranno ricavati i 3,5 milioni di euro necessari per sostenere le spese del voto. Entro agosto è invece attesa la convocazione dei comizi elettorali con decreto del presidente della Regione.
La legge elettorale umbra prevede che le liste siano depositate 30 giorni prima del voto, quindi entro il 24 ottobre, questo consentirà ai partiti di non doversi trovare a raccogliere le firme nel cuore dell'estate ma di avere anche settembre e parte del mese di ottobre a disposizione. Al di là delle roboanti dichiarazioni pubbliche infatti, la verità è che nessun partito, per motivazioni sia tecniche che politiche, ha alcuna voglia di andare a votare troppo presto. Basteranno 250 firme, la metà della soglia minima fissata nel 2015 dalla legge elettorale umbra, per presentare le liste elettorali. E una volta espletato il rito delle urne, entro sessanta giorni dovrà essere convocata la prima seduta del nuovo consiglio, che dunque potrebbe tenersi tra dicembre 2019 e gennaio 2020.