Emergenza rifiuti in Alto Chiascio

“Non gettate l’indifferenziato o se dovete farlo, gettatene il meno possibile. Siamo pieni, non sappiamo dove metterlo”. Non è uno scherzo quello del vice sindaco di Gubbio Fabrizio Palazzari, a Gubbio come in molti comuni umbri è scattata l’emergenza rifiuti. Tutto nasce dal combinarsi di due fatti che hanno fatto esplodere il sistema di gestione dello Rsu, ovvero la frazione indifferenziata. Tutto l’Alto Chiascio fa confluire i rifiuti a Ponte Rio che poi li invia sottoforma di sovvalli alla discarica di Borgo Giglione nel comune di Magione. Per arrivare in loco i camion attraversano una strada nel comune di Corciano dove il sindaco del Pd Nadia Ginetti ha di recente disposto il divieto di transito per i camion oltre i 75 quintali. Risultato? I rifiuti non possono passare. A questo si aggiunge la legge che vieta di conferire in discarica sovvalli con potere calorifero oltre i 13 mila chilo joule per kg, legge sinora in deroga, ma di cui proprio la deroga in questi giorni è scaduta. Quindi, finchè il Governo non provvede ad un rinnovo, i rifiuti provenienti da Ponte Rio restano non conferibili in discarica. Risultato: molti Comuni umbri si trovano con montagne di rifiuti non ritirati fermi negli scarrabili che a Gubbio ormai sono pieni. La situazione potrebbe trovare soluzione già domani con una provvedimento ad hoc della Regione o con ordinanze dei singoli sindaci che individuino aree momentanee dove sistemare i rifiuti, ma per il momento è emergenza. Come se non bastasse domani a Gubbio è giorno di mercato un fatto che da solo produce quantità di Rsu capaci di riempire un camion della raccolta.