"Sono onorato, e sento la responsabilita' di assumere un incarico che dovra' rispondere alle attese della base associativa, e in particolare all'esigenza di rappresentare gli interessi nei confronti dei nostri interlocutori esterni": queste le prime parole di Ernesto
Cesaretti (a destra nella foto), indicato come nuovo presidente di Confindustria Umbria.
La sua investitura viene ratificata oggi nel corso della parte privata della prima assemblea della nuova Confindustria regionale, nata dalla fusione delle due associazioni provinciali di Perugia e Terni e gia' operativa dal primo luglio scorso.
Cesaretti ha illustrato le principali linee di indirizzo e il programma di attivita' per il biennio 2014-2015. "Sono consapevole - ha detto - che il lavoro che mi attende nei prossimi due anni potra' essere svolto al meglio soltanto se saro' in grado di affermare e consolidare l'integrazione tra gli imprenditori associati nelle loro diverse espressioni territoriali e categoriali".
La speranza di Cesaretti e' che le istanze del mondo produttivo ("l'unico in grado di trascinare l'economia fuori dalla crisi") vengano sempre piu' ascoltate, "producendo quei risultati che sono troppo spesso solo annunciati". La crisi economica e quella dei sistemi di rappresentanza sono per Cesaretti "i due fattori che hanno avuto ed hanno un impatto straordinario sulla nostra attivita', anche se i nostri imprenditori stanno cercando di resistere, con coraggio e
determinazione, ad una crisi senza precedenti all'interno di un sistema politico, istituzionale ed amministrativo che non solo non aiuta, ma in alcuni casi ostacola la nostra attivita' quotidiana".
Il mandato presidenziale di Cesaretti pertanto si concentrera' "per conferire nuovo slancio all'azione associativa e consolidare quel ruolo di leadership gia' riconosciuta in passato, che oggi trova rinnovato vigore nella configurazione unitaria regionale", oltre a coincidere con la definizione della politica industriale umbra, legata alla programmazione dei fondi europei.
Questo per Cesaretti sara' "il primo e piu' importante banco di prova" per valutare l'efficacia di Confindustria Umbria. "Dal 2014 al 2020 - ha detto - ci saranno circa 100 milioni di euro l'anno da destinare, direttamente ed indirettamente, al sostegno della competitivita' delle imprese e per questo dovremmo cercare di influire sulle misure da adottare, sulle risorse da attribuire ai vari temi e sulle modalita' della loro assegnazione".
Tra i temi chiave messi in risalto dal nuovo presidente durante il suo intervento, perche' "rilevanti per la competitivita' delle imprese", ci sono l'internazionalizzazione ("in media, siamo relativamente poco presenti all'estero e lo sforzo prodotto finora va intensificato, col contributo di tutti, se vogliamo recuperare terreno, utilizzando anche le opportunita' offerte da Expo 2015"), l'innovazione ("molto e' stato fatto se pensiamo ai 4 Poli, ma l'innovazione, che sara' centrale nelle politiche industriali regionali, puo' pero' essere tradotta in molti modi") e quello del credito e della finanza d'impresa ("dobbiamo utilizzare la forza rappresentativa, con la formazione e l'assistenza, per alleviare la stretta creditizia che stritola le imprese aiutandole ad utilizzare strumenti alternativi al credito bancario").
Unitarieta' d'azione nella politica industriale, apertura internazionale, innovazione, credito e vicinanza alle imprese: sono quindi questi i punti indicati da Cesaretti "sui quali la condizione economica, le coincidenze temporali e l'evolversi dei fattori competitivi ci suggeriscono di focalizzarci". "Cio' non significa - ha concluso - trascurare questioni da sempre care agli imprenditori, e che continueranno ad essere parte dell'attivita' di Confindustria, come ad esempio, le infrastrutture, l'ambiente, il turismo, la sicurezza, l'energia, la formazione e le relazioni industriali".
Assisi/Bastia
16/12/2013 19:29
Redazione