La Procura presso il Tribunale di Perugia chiude le indagini sull'incendio scoppiato un anno fa alla Greenvest di Gubbio, dove morirono due operai, Samuel Cuffaro e Elisabetta d'Innocenti, e rimasero gravemnte ferite altre due persone Kevin Dormicchi e Alessio Cacciapuoti, quest'ultimo minorenne all'epoca dei fatti , costretto a subire a seguito delle ustioni riportate l'amputazione di una gamba.
Sale a cinque il numero di persone indagate e alle quali è stato notificato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari: oltre ai fratelli Muratori, Gabriele e Maria Gloria, e ai fratelli Rossi, Alessandro e Luciano, si aggiunge una quinta persona. Si tratterebbe di una persona legata comunque a una delle due società, La Greenvest e la Green Genetics, collegate tra loro, che si occupavano di coltivazione , produzione e commercio di cannabis light a scopo terapeutico.
A loro carico si aggrava anche il quadro accusatorio perchè i reati contestati di omicidio, lesioni e incendio passano da colposi a dolosi con omissione di cautele per la prevenzione degli infortuni. Secondo la Procura, infatti, si è ritenuto configurabile il dolo sia pure eventuale piuttosto che la colpa vista la particolare gravità dell'attività svolta.
Contestati agli indagati anche la violazione delle legge sugli stupefacenti e la detenzione illecita di cannabis, nonchè la cessione di esse, ritenendo che l'attività di manipolazione svolta presso l'edificio di Canne Greche fosse non consentita e quindi inidonea a considerare il prodotto come cannabis light.
Per la Procura, infatti, la tecnica di lavorazione della cannabis per abbattere la percentuale di THC e renderla light era stata inventata da uno dei soci che, privo di qualsiasi competenza tecnica e scientifica , senza alcuna autorizzazione, praticava il lavaggio della cannabis in lavatrici ad ultrasuoni utilizzando nelle stesse lavatrici il liquido altamente infiammabile di tipo pentano . Lo stesso surriscaldamento durante il lavaggio del mezzo generava pericolo d'incendio considerando la titplogia di idrocarburo molto sensibile al cambio di temperatura. Nel corso delle indagini la Guardia di Finanza ha anche rinvenuto un pacco segnalato come stupefacente presso la filiale di una società di spedizioni proveniente dalla società titolare e destinato ad una tabaccheria laziale . Il contenuto non è ritenuto dalle autorità "cannabis light", proprio per la tipologia di trattamento non autorizzata e sperimentale, una tipologia che era stata anche pubblicizzata on line e che aveva attirato l'attenzione di coltivatori e produttori per la sua originalità.
Con l'avviso di conclusione delle indagini si apre la strada del rinvio a giudizio e di un successivo processo che a questo punto vede aggravata la posizione degli attuali indagati: un'eventuale pena minima per un omicidio colposo va dai 2 ai 7 anni, per un omicidio doloso si parte dai 21 anni.
Da parte dell'avvocato Ubaldo Minelli che difende la famiglia di Samuel Cuffaro, il 19enne morto nell'esplosione, c'è apprezzamento per l'operato della Procura che con l'aggravamento del quadro accusatorio ha di fatto confermato le violazioni poste in atto nell'opificio di Canne Greche.
Gubbio/Gualdo Tadino
03/05/2022 12:22
Redazione