Sembra tornare, sempre con la massima cautela del caso, il sereno per quanto riguarda l'ottenimento gli ammortizzatori sociali legati alla cassa Covid per i 584 lavoratori di Umbria e Marche dell'attuale Indelfab che ha rilevato la ex Jp Indistries, già ex Merloni con due stabilimenti a Fabriano e uno a Colle di Nocera, e che aveva annunciato nelle scorse settimane la mobilità per tutti i suoi dipendenti. Si è svolta nel pomeriggio odierno una videoconferenza tra l'azienda, le segreterie territoriali Fim Fiom Uilm Umbria e Marche, i sottosegretari del Ministero dello Sviliuppo Economico e del Ministero del Lavoro, Invitalia, Istituzioni regionali Umbria e Marche e sindaci del territorio. L’azienda, incalzata dalle organizzazioni sindacali e dal Governo, ha confermato la disponibilità a ritirare la procedura di licenziamento collettivo comunicata a fine agosto. Il Governo, a fronte di questa apertura, ha ribadito che al prossimo incontro con le parti, fissato per il prossimo 17 settembre, darà garanzie e risposte circa lo strumento più idoneo che porti al ritiro formale della procedura di mobilità, ma è assai probabile la cassa integrazione Covid 19, che ha durata massima di nove mesi anche se resta sub iudice la durata della cassa integrazione. Serpeggia dunque un cauto ottimismo da parte dei sindacati per la tutela dei 584 dipedenti, di cui circa 280 umbri operanti allo stabilimento di Colle di Nocera, anche perchè l'integrazione di questa ulteriore situazione di ammortizzatori, situazione che perdura da oltre un lustro, è il “sine qua non” per ritirare i quasi 600 licenziamenti che avevano il termine ultimo datato lo scorso 6 Settembre Al contempo, sindacati e governo hanno incalzato l’azienda rispetto alle prospettive che intende porsi e alla auspicabile strategia industriale che vuole mettere in atto.