Ex Zuccherificio, Coop: indisponibilità a ridiscutere quanto presentato due anni fa

Prende carta e penna e scrive al sindaco, al presidente del consiglio comunale e ai capigruppo il presidente del consiglio di sorveglianza di Coop Centro Italia Giorgio Raggi, a due giorni dal consiglio comunale sempre più decisivo circa il futuro dell'Ex Zuccherificio, dopo che la mozione presentata dal sindaco ai capigruppo sembra andare nel senso opposto a quello auspicato da Coop. "Se l’auspicio del Consiglio Comunale di Foligno è “che si avvii una fase consensuale breve ed incisiva tesa alla ripianificazione ….. ecc.” - si legge nella lettera - Lei sa già, fin dal mese di novembre 2013, la nostra indisponibilità a sederci a un tavolo di confronto teso a discutere di nuovo e su basi diverse ciò che da due anni abbiamo pubblicamente presentato. In altre parole: perché si auspica un consenso che si conosce a priori non esserci? È come dire che si è deciso di non decidere. Sono ormai due anni che nel dibattito cittadino nonché nelle nostre determinazioni pesa un’incertezza infinita e indeterminata, secondo Raggi che scrive di condividere il fatto che si punti ad una “rinnovata sensibilità diffusa rispetto alla necessità di salvaguardare il consumo del suolo”: appare singolare, è però l'affondo, che questa sensibilità si manifesti solo ora nei nostri confronti. E questa stessa sensibilità è possibile che non fosse presente nello stesso momento in cui Lei condivideva con noi – per più volte e in modo partecipato – la presentazione pubblica del progetto? All’approvazione della Sua mozione o comunque ad un rinvio da parte del Consiglio Comunale di qualsiasi decisione - è l'ultimatum - metteremo in vendita il terreno con le relative autorizzazioni edificatorie già concesse e in nostro possesso. Da ultimo un auspicio vorremmo rivolgerlo noi a Lei e al Consiglio Comunale: sicuramente non vorrete far venir meno nel vostro operato la certezza del diritto. Potrete certo cambiare il Piano Regolatore e i relativi standard ma fino a quando ciò non avverrà rispetterete certo il diritto di edificare secondo le norme vigenti, senza intralci all’esecuzione di ciò che la legge permette.