Faber: nuovo incontro a Confindustria

Nuovo summit questa mattina nella sede di Confindustria a Perugia tra la dirigenza Faber e le rappresentanze sindacali. Incontro interlocutorio, anche perché cade alla vigilia del tavolo istituzionale convocato domani a Fabriano, dalle regioni Umbria e Marche con i sindacati di categoria delle due regioni. Oggi intanto l’azienda, che non intende tornare sulla decisione della chiusura del sito di Fossato, si è detta disponibile ad accordare la cassa integrazione ordinaria fino a settembre. Confermata la disponibilità del recupero occupazionale per 50-60 lavoratori destinati a Sassoferrato: per gli altri si aprirebbe la strada della cassa integrazione straordinaria. Le parti si rivedranno venerdì alle ore 11, all’indomani cioè del tavolo istituzionale dal quale, ha detto ieri l’assessore regionale Riommi ai sindaci del comprensorio, dovrà uscire una richiesta unitaria all’azienda, che fa parte della multinazionale Franke, di riconsiderare l’intera operazione di ristrutturazione. Sindacati che sperano di utilizzare il periodo di cassa integrazione ordinaria per ottenere dall’azienda un ripensamento sulla chiusura, pronti ad alzare la posta sugli ammortizzatori e sul futuro dello stabilimento di Fossato. Anche oggi i lavoratori – con al fianco le istituzioni - hanno presidiato l’esterno della sede di Confindustria, mentre tra le tante voci di protesta che si levano in queste ore, da segnalare il racconto affidato agli organi di informazione da un operario Faber, Primo Bellucci, 57anni di cui 37 trascorsi nella Faber di Fossato, che ripercorre la storia dello stabilimento dalla nascita e mette in evidenza la grande solidarietà ricevuta in questi giorni di mobilitazione.