Ferrovie: Girlanda (Pdl), dalla Regione non arrivano risposte

''Il futuro del trasporto ferroviario in Umbria e delle esigenze dei pendolari assume dei contorni sempre più foschi alla luce delle anticipazioni rilasciate dall'assessore regionale Giuseppe Mascio in merito al prossimo contratto di servizio con Trenitalia'': è quanto dichiara il deputato Pdl Rocco Girlanda. Per l'esponente del centrodestra ''sembra molto strano che la Regione vada a pagare ben 60 milioni di euro l'anno a Trenitalia senza dare risposte concrete alle richieste avanzate da oltre un anno dai comitati dei pendolari, come il ripristino di alcune fermate in diverse località, tra cui Orvieto e Fossato di Vico, o il potenziamento infrastrutturale per il convoglio dell'utenza sui maggiori poli ferroviari, che determinerebbe quell'aumento di utenza che è condizione essenziale per l'implemento delle tratte che attraversano l'Umbria. A tutto questo si va poi ad aggiungere il problema dei costi, che subiranno ulteriori lievitazioni''. Girlanda parla - in una nota - di ''mancanza di autorevolezza della Regione nei confronti di Trenitalia, tanto che di norma è il committente che redige un capitolato riguardo al quale il fornitore deve solo esprimersi sul prezzo. In Umbria, e con Trenitalia, la logica viene stravolta: è il fornitore, ovvero Trenitalia, che detta le regole ed è il committente che deve strappare le concessioni con le unghie e con i denti, e non è detto che ci riesca''. Infine Girlanda è critico anche sulla durata del contratto che, a detta dell'assessore regionale ai trasporti, sarà di sei anni. ''In questo modo sarebbe impossibile per la prossima giunta regionale fronteggiare eventuali problematiche che dovessero venire a porsi''.