Centra in pieno il pennone di Piazza Grande la brocca del capodieci di Sant’Ubaldo, con una perfezione millimetrica che nemmeno un cecchino avrebbe potuto sfoderare, quindi via alle girate della mattina, irruenti e creative come è giusto che siano quelle dei Ceri Mezzani.
A Gubbio sono da poco passate le 11.30 quando i capodieci Riccardo Ciacci per Sant’Ubaldo, Daniele Giombini per San Giorgio e Pietro Sannipoli per Sant’Antonio levano in aria le brocche, salutano la Basilica e il Campanone e, lanciandole, alzano i Ceri in una Piazza Grande che esplode in grida di gioia.
E’ tutto più rapido con i giovani dei Mezzani rispetto al 15 maggio: la sfilata, bella da guardare e godere, è compatta, composta, commovente nel tributo uno dietro l’altro a ritmo incalzante per ogni Cero alla statua in cima al Corso che raffigura il Santo Patrono. Si canta “O lume della fede” con la brocca in mano tenuta in alto in segno di saluto, ci si inchina, si grida “Viva Sant’Ubaldo” e si prosegue risalendo via Dante e via XX Settembre per giungere in Piazza Grande. Lì ad attendere ci sono già i capitani di questa Festa, Emanuele Fiordelli e Daniele Brunetti, con loro l’alfiere Diego Biccheri e il trombettiere Alessandro Mercorella. L’età è diversa, ma le emozioni sono le stesse del 15 maggio, quelle di chi sa di vivere il “suo” giorno della Festa dei Ceri, magari preparandosi a quello che verrà tra qualche anno, con divise di altra taglia ma colore uguale.
L’alzata entusiasma e le ”pendute” sono il tributo alla giovinezza, alla spontaneità. Ora l’appuntamento è alle ore 18 per la Corsa e per un altro manipolo d’emozioni tutte da raccontare.
La DIRETTA DI TRG TORNA DALLE ORE 17.40.
Gubbio/Gualdo Tadino
19/05/2024 14:23
Redazione