Festa dei Ceri, emozioni senza precedenti: cade Sant'Antonio, Sant'Ubaldo non chiude la porta

E' una splendida e memorabile Festa dei Ceri quella che va in archivio in questo 2014. Splendida per la miriade di emozioni che l'intera giornata ha saputo regalare, memorabile per un epilogo senza precedenti: in cima al monte Ingino, il cero di Sant'Ubaldo non e' riuscito, come in passato, a chiudere la porta della Basilica, in quanto il cero di San Giorgio, protagonista di una corsa perfetta, ha "ammanicchiato" Sant'Ubaldo (vedi foto) impedendogli di salire lungo la scalinata. Dopo alcuni minuti di tensione e indecisione, i tre ceri sono entrati insieme nel chiostro della Basilica e hanno compiuto alcune girate insieme. Non accadeva dal 2001, quando per scelta il cero di Sant'Ubaldo attese dopo aver chiuso la porta, gli altri ceri. Una conclusione "conquistata" dai ceraioli di San Giorgio ma auspicata da molti ormai da tempo. Ma anche la corsa ha riservato straordinarie emozioni: prima ancora del Via ch'Eccoli, lungo la Callata dei Neri, già il cero di Sant'Antonio conosceva l'onta della caduta, nel prologo dell'alzatella di via Savelli. Poi la Callata dei Neri, dove ancora Sant'Antonio pendeva vistosamente toccando terra con la barella, mentre Sant'Ubaldo e San Giorgio e ne andavano per un corso travolgente. Impeccabili anche gli altri due tratti, il mercato, San Martino e via dei Consoli e poi le birate della sera, via XX Settembre e i buchetti prima dell'ascesa al monte. Splendidi protagonisti della giornata i Capitani, Mauro Tognoloni e Luca Grilli, e i Capodieci, Luigi Pierucci, Massimiliano Tosti, Fabio Latini.