Festa dei Ceri, sull'allungamento del percorso tutto rinviato ai prossimi anni

L'allungamento del percorso non è la priorità della Festa dei Ceri. E in ogni caso ci sono tempistiche troppo strette per poter decidere una modifica così sostanziale della corsa. E' in sostanza la risposta arrivata dalle tre compagini ceraiole all'Università dei Muratori di Gubbio che nelle scorse settimane, con un documento, aveva lanciato la proposta di prevedere dal prossimo 15 maggio un ampliamento del percorso con un anticipo dell'appendice iniziale di via Savelli. La partenza del prologo, prima delle 18, sarebbe dovuta avvenire qualche centinaio di metri prima dal punto attuale, ovvero nei pressi degli Arconi di via Baldassini e della Casa di S.Ubaldo. Una scelta che l'Università aveva motivato per il significato e il fascino del luogo – quello attuale è del tutto anonimo – per dare spazio ad un numero maggiore di ceraioli e per rafforzare anche l'unione intergenerazionale tra ceraioli, che di tutte le età si ritrovano nei pressi delle Sale degli Arconi per il pranzo del 15 maggio dopo la mostra. Motivazioni che evidentemente non sono state giudicate sufficienti, ad una modifica che per altro era già stata tentata all'inizio degli anni Novanta senza fortuna. Le tre assemblee riunitesi in serate diverse, santubaldari, sangiorgiari e santantoniari sono giunte ad una conclusione che in definitiva è unanime anche se con sfumature differenti. Pur apprezzando lo slancio e l'apertura verso novità interessanti da parte dell'Università, pongono l'accento sulla tempistica troppo ristretta sia sangiorgiari che santantoniari, riservandosi per altro di valutare con tempi più congrui questa proposta per gli anni futuri. Più netta la posizione dell'assemblea santubaldara da cui è emersa una non condivisione della necessità di dare più spazio ai ceraioli – che oggi sarebbero meno numerosi di 20 anni fa – e invece l'esigenza di curare meglio altri momenti del 15 maggio come le sfilate e la mostra. Su questi ultimi aspetti è giunta sollecitazione e disponibilità a contribuire ad una soluzione anche da parte delle assemblee degli altri ceraioli. La parola torna ora all'Università dei Muratori che in base a queste indicazioni prenderà atto dei pareri esposti, ma sicuramente rispetto al passato l'ente depositario manifesta la volontà di ricondurre la Festa dei Ceri su binari di unità e condivisione che sotto tanti profili si stanno perdendo. Un proposito ribadito ieri sera dallo stesso presidente Fabio Mariani in occasione del consiglio del sodalizio, che fin dall'inizio aveva auspicato un'ampia condivisione degli obiettivi coinvolgendo i ceraioli. Uno spirito che è stato riconosciuto e apprezzato da molti (e sottolineato nei documenti dei sangiorgiari e dei santantoniari) e che si auspica possa essere il filo conduttore anche del futuro della Festa dei Ceri. Alla luce di quanto emerso, a questo punto, è prevedibile che la questione sarà comunque posticipata al 15 maggio.