Una festa per onorare le tavole di Gubbio, valorizzandone il territorio quella che si è svolta lo scorso weekend in varie parti della città. Un vero e proprio amarcord culturale che, giunto alla sua quinta edizione, è iniziato presso l'ex refettorio della Biblioteca Sperelliana con la presentazione del libro “La torta di Pasqua in Umbria” a cura di Rita Boini, efficace per sottolineare il collegamento con la presenza delle cresce, anche se piatte e non di pasqua, all'interno delle tavole eugubine. In serata il Chiostro di San Pietro ha fatto da cornice alla Cesna: una cena a base di cibi rituali descritti dalle tavole di Gubbio.
Il pomeriggio della seconda giornata ha visto poi una tavola rotonda dedicata alle antiche scritture in cui vari esperti del settore hanno illustrato vari studi etruscologici e cinquecenteschi arrivando fino alle interpretazioni attuali: Alberto Calderini, dell'Università degli Studi di Perugia, ha illustrato ‘Le Tavole Iguvine in Gabriello Gabrielli’, quest'ultimo ripreso anche da Riccardo Massarelli, del Polo Museale Umbria, che ha tenuto una lezione sulle ‘sillogi etrusche di Gabrielli e Giovan Battista Cantalmaggi’. Beatrice Barbi, dell' Università degli Studi di Perugia, ha parlato dell' epigrafia latina di Gubbio tra ‘500 e ‘700, per lasciare infine la parola a Diego Poli, dell' Università degli Studi di Macerata, che ha concluso l'incontro parlando dell' 'Offerta sacrificale, rito e società nelle Tavole Iguvine’. Un momento questo di cui si è detto molto fiero l'assessore alla cultura del Comune di Gubbio, Augusto Ancillotti, convinto della fortuna che ogni cittadino umbro ha di annoverare le tavole nel suo passato. Un incontro – ha aggiunto Ancillotti - indispensabile per ricordare gli studiosi eugubini che diedero importanza alle tavole diffondendone la conoscenza in tutte le università europee.
Sabato sera, è stato il Teatro Romano ad ospitare la messa in scena di uno spettacolo teatrale incentrato sui problemi che presenta la quinta tavola eugubina di cui si è giunti a conoscenza una decina di anni fa. “Da parte mia c'è la volontà di risolverli - ha affermato Ancillotti ai nostri microfoni – ma prima occorre presentarli e anziché farlo con una noiosa lezione universitaria abbiamo scelto il linguaggio teatrale”. Lo spettacolo, intitolato “Il mistero della quinta tavola” ha visto in scena le riflessioni di Augusto Ancillotti, la narrazione e la recitazione di Pino Menzolini e le percussioni e i ritmi di Matteo Magna. Ad allietare il pubblico, anche le coreografie della Scuola di Danza Città di Gubbio.
Il viaggio all'interno del XV secolo si è poi concluso domenica con una visita guidata alle protagoniste della manifestazione presso la cappella del Palazzo dei Consoli, dove sono attualmente conservate, in attesa dell'annunciato allestimento del Museo degli Antichi umbri e delle Tavole eugubine nella ex sede dell'Archivio storico di via Lucarelli. Una novità ricordata anche dal Sindaco di Gubbio, Stirati, in quel un percorso nel segno dell'alta formazione, che passa anche attraverso la presenza in città dell'Università degli Studi di Perugia con la Scuola di Specializzazione in Beni Storico- Artistici e della Lumsa.
Per la riuscita della manifestazione si è ringraziata l'amministrazione locale, ‘Gubbio Cultura Multiservizi’ IRDAU e la ‘Scuola di Danza Città di Gubbio’.
Gubbio/Gualdo Tadino
17/07/2018 13:00
Redazione