Foligno. Aggredì i quintanari, albanese in carcere

E' accusato di avere capeggiato un gruppo di connazionali che aggredì e picchiò un giovane di Trevi, l' albanese di 26 anni indagato in questi giorni per aver preso parte al raid violento al rione La Mora di venerdì scorso dove insieme ad una 15ina di connazionali aveva picchiato un contradaiolo, episodio, questo, sul quale stanno indagando gli uomini del commissariato folignate e che ha gettato nel panico residenti del centro e quintanari. Certo è che dopo il precedente pestaggio del trevano i carabinieri hanno eseguito il ripristino della custodia in carcere, visto che il picchiatore seriale, pregiudicato, si trovava agli arresti domiciliari in seguito ad una condanna per spaccio di droga. Domiciliari dai quali è evaso più volte prima per tentare e poi per mettere a segno il pestaggio ai danni del trevano. Secondo gli investigatori l'aggressione è maturata come una sorta di vendetta per vecchie vicende personali. La revoca e il ripristino della custodia in carcere e' stata disposta dal giudice dell'ufficio di sorveglianza di Spoleto dopo che i carabinieri della stazione di Trevi avevano inviato un dettagliato rapporto sulla condotta dell'albanese. L'aggressione era avvenuta nei primi giorni di settembre quando, durante la mattinata, in una piazza del centro di Foligno, un giovane era stato picchiato - riferisce l'Arma - con "inaudita violenza" dopo che solo alcuni giorni prima era riuscito a sfuggire ad un tentativo di aggressione da parte dello stesso gruppo. Violenza talmente forte da costringerlo al ricovero all'ospedale di Foligno con una prognosi di 30 giorni. Dalle indagini dei militari e' emerso che lo straniero era promotore e principale esecutorie dell'aggressione in seguito alla quale i militari hanno proceduto d'ufficio, trattandosi di lesioni gravi. Un episodio che conferma l'elevata pericolosità del pregiudicato che per qualche mese resterà rinchiuso nel carcere di Spoleto.