Foligno: Difensore Civico, chiesto l’annullamento del bando

Stavolta l’elezione per il nuovo Difensore Civico, rischia di diventare un problema ancor prima che inizi la discussione. Da sempre l’individuazione dell’avvocato dei cittadini, rappresenta uno scoglio insormontabile per le forze politiche, si rende infatti obbligatorio un accordo bipartisan tra la maggioranza e le opposizioni, essendo necessari i due terzi dei voti dell’aula. Ad ogni passaggio, i nodi politici diventano sempre più intricati, si procede a rilento, con colpi di scena, e una girandola di nomi che passano in questo frullatore politico: nomi di prestigio e personalità di primo piano che vengono bruciate, c’è chi conquista insperati momenti di gloria, chi si ritira, chi si defila e chi sarebbe pronto a fare di tutto per ottenere il prestigioso incarico. Ma stavolta il dibattito – che in genere si allunga di mesi e mesi - rischia di slittare del tutto. Uno dei candidati infatti – per l’esattezza Giuseppe Burgani, ex consigliere comunale, Capogruppo di Foligno Civile – dopo aver risposto al bando, ed essere stato ammesso al piccolo esercito dei trenta aspiranti alla poltrona di Difensore Civico, è stato poi depennato per mancanza dei requisiti. Oggetto della controversia, il fatto che Burgani sia residente nella vicina Trevi, mentre il regolamento comunale prevede che possano accedere alla carica soltanto i cittadini residenti nel comune di Foligno. Norma questa - che secondo l’escluso - sarebbe palesemente anti costituzionale. Da qui la minaccia di presentare ricorso al Presidente della Repubblica, qualora non venisse riammesso. Nel frattempo Burgani – per essere riammesso - ha chiesto ufficialmente al Consiglio comunale ed alla Commissione Statuto di cambiare la norma e quindi, dichiarare nullo il bando (che è stato chiuso la prima settimana di settembre) ed indirne uno nuovo aperto a tutti i cittadini…folignati e non.