Foligno. I graffiti dell’oltraggio: “Liboni regna beato”

La mano è presumibilmente la stessa. La stessa che ha impugnato un pennello, lo ha inzuppato di vernice porpora e a caratteri cubitali, in buon stampatello, ha vergato sulle pareti del sottopassaggio Condotte di via Salvatore Allende uno slogan pro Luciano Liboni, il famigerato killer di Montefalco che nel 2004 uccise il carabiniere Alessandro Giorgioni. A percorrere il già coloratissimo sottopassaggio che al pedone offre uno spettacolo di graffiti urbani degno della periferia ispano-americana del Bronx non si può non rimanere colpiti dalla vistosa scritta rossa che inneggia al Lupo, firmata con una G puntata in corsivo. Un paio di metri più avanti il graffitaro ha fatto di più e con tono di sfida ha lasciato un altro messaggio, rivolgendosi, stavolta, direttamente ai carabinieri. Al grido di “Ué sbirri” il writer folignate ha lanciato un’aperta provocazione alle istituzioni. E chi non avesse ancora compreso per rendersi conto dei toni più alzare lo sguardo e imbattersi in una terza scritta, ancora più eloquente. Abbasso i carramba si legge sul soffitto del variopinto sottopasso cittadino. C’è da augurarsi che si tratti dell’opera di un singolo, la bravata di un bullo di quartiere annoiato e forse poco informato dei recenti di cronaca. La reazione dell’Arma non si è fatta attendere: già nel tardo pomeriggio gli uomini della locale Compagnia dei carabinieri, guidati dal capitano Alessandro Barone, hanno infatti effettuato un sopralluogo per rendersi conto della portata del gesto. Sarebbe bello, ci permettiamo di suggerire, che l’Amministrazione comunale si faccia carico di cancellare tali ingiuriose esternazioni. Se non per buon gusto, perlomeno per dovere civico