Foligno. In esclusiva per TRG il presidente della Fils annuncia la fine della cassa integrazione entro tre mesi

Il ricorso alla Cassa Integrazione da parte della Fils – fanno sapere i vertici della società – è stato stabilito dopo che il Consiglio Comunale di Foligno, nel dicembre scorso, ha approvato il Budget per l’anno 2009 e il Piano Industriale del triennio 2009 / 2011 espletando così tutte le procedure previste dalla vigente normativa. La decisione è stata discussa in largo anticipo con i dipendenti – precisa il presidente Roberto Raio – sin dai primi di dicembre. Le motivazioni sono riconducibili ad una parziale sospensione del lavoro - dovuta ad una riduzione temporanea dei servizi- . Lo stop dovrebbe interessare un periodo massimo di 13 settimane, al termine del quale – assicurano - tutti i dipendenti saranno reintegrati al loro posto. Poiché l’azienda non è articolata in reparti predeterminati – spiegano il presidente Raio ed il direttore Ferretti - la scelta dei dipendenti è stata effettuata in considerazione di esigenze tecniche e produttive. Si prevede pertanto la possibilità - tutt’altro che remota - di una rotazione tra i dipendenti in cassa integrazione. In questo momento il provvedimento riguarda dieci dipendenti su 43, di cui 8 operai 2 impiegati, anche se – annunciano - è intenzione della Società procedere all’anticipazione in busta paga, delle somme che verranno erogate. Tale sofferta decisione – sottolineano dalla Fils - è stata assunta nell’interesse dell’azienda, per garantire a tutti i dipendenti un posto di lavoro sicuro e duraturo, all’interno di una società sana, ed alla luce del difficile momento di crisi economica, senza voler neppure prendere in considerazione altre soluzioni ben più drastiche. Seppur con grandi difficoltà – si legge nel comunicato inviato alla nostra emittente - il bilancio di esercizio dell’azienda nel 2007 ha chiuso in pareggio, dopo anni di perdite. L’azienda fa inoltre sapere che, nel rispetto del decreto Bersani, è vietato alle società di proprietà pubblica, svolgere lavori per aziende private, e comunque per altri soggetti diversi dal socio, ovvero sia il Comune di Foligno. Naturalmente – rivela il presidente Raio in esclusiva a Trg - prima di chiedere il contributo dei dipendenti, i primi a sacrificarsi sono stati proprio il CDA, il Collegio dei Revisori e il Direttore Generale, che hanno autosospeso il proprio compenso da circa un anno.