Il Comitato per la Difesa dell'Acqua e dell'Aria di Bevagna in una nota spiega di seguire con molta attenzione l'evolversi della situazione dei fiumi della Valle Umbra Sud resa ancora più drammatica dall'ultimo riversamento di fanghi tossici, intercettato dall'Arpa, dal Noe e dell'Agenzia forestale Umbra, di cui si sono occupati i media negli ultimi giorni.
A tal proposito il comitato in una nota ufficiale scrive: "l'ennesimo tentato omicidio ai danni dei fiumi della valle spoletana, da decenni già in agonia, è la netta riprova che quelle acque, tanto cantate e decantate, vengono utilizzate per scaricare illegalmente e spesso impunemente da personaggi senza scrupolo e senza futuro. Ogni fine settimana e ogni vigilia di festa, che dovrebbe essere il momento beato di tanti, è il pretesto per riversare quantità di sostanze tossiche e dannose, i cui effetti non sono stati ancora del tutto indagati, che diventano la tomba mortale dei nostri corsi d’acqua, da tanto, troppo tempo. D’altronde -si legge più avanti- sappiamo tutti benissimo, Arpa compresa, che le acque sono fortemente inquinate anche senza la colorazione rossastra di questo ultimo week end. Sono mesi che denunciamo la situazione dei nostri fiumi, Clitumno incluso, che sono neri, a volte con colorazioni indefinite, sudici, maleodoranti, con pesci e volatili che galleggiano morti, putridi con chiazze schiumose e oleose che si ammassano in macchie sempre più grandi che arrivano ben oltre le arcature di Cannara. In questi giorni di acque rosse non pochi sono stati i cavedani e le lasche morte, avvistate a decine, una devastazione dietro l’altra”.
“Noi da tempo chiediamo una revisione complessiva ed un catasto puntuale degli scarichi civili e industriali e un monitoraggio continuo alternativo ai progetti proposti, più stretto e sensibile e soprattutto maggiormente indicativo delle criticità dei fiumi, un controllo radicale del territorio che permetta vigilanza e repressione in tempi brevi”.
“Chiediamo che la politica, le amministrazioni locali e le istituzioni, vadano oltre le proprie personali convenienze territoriali e politiche, e si muovano tutte unitarie a favore di una risoluzione complessiva del problema”.
“Noi ribadiamo che non vogliamo la morte economica della Valle Umbra Sud ma è ora che l’economia faccia un balzo nel futuro, prendendosi le proprie responsabilità. Gli scarichi illegali e i fiumi utilizzati come scorciatoia per evitare gli smaltimenti sono un danno alla società civile inestimabile che va ben oltre lo schifo che proviamo nel vedere i fiumi e i pesci morti e le gallinelle che vi galleggiano”.
“Per questo pretendiamo che la politica trovi gli strumenti per aiutare e sostenere con forza le imprese virtuose ed oneste, reprimendo e colpendo i comportamenti illegali. In tutto questo è necessario e non procrastinabile un accordo tra tutti i comuni della Valle Umbra Sud, e non solamente un comune, per coadiuvare le azioni delle polizie territoriali, municipali e provinciali, e tutte le istituzioni preposte al controllo ambientale del territorio”.
“A breve, su nostra iniziativa, venticinque associazioni della Valle Umbra Sud firmeranno unitariamente un documento programmatico per chiedere alle amministrazioni comunali e alla politica regionale, senso di responsabilità e lungimiranza politica, per iniziare un azione immediata per la riqualificazione del reticolo fluviale Marroggia-Teverone-Timia, dell’Alveolo e del Clitumno. A tal proposito ribadiamo la necessità di evitare in qualsiasi maniera il declassamento del Marroggia-Teverone-Timia che darebbe il pretesto per evitare di porre il problema tra le assolute priorità delle agende politiche”.
“Solo un azione congiunta, solidale e coordinata della politica amministrativa e delle istituzioni potrà risolvere questo drammatico problema che rischia di divenire un peso sociale ed economico difficile da sopportare, paralizzare di conseguenza l’economia ambientale e turistica della valle e assestare un colpo mortale alla salute dei nostri figli e dei nostri nipoti, con un danno incalcolabile dal quale questa valle farebbe difficoltà a riprendersi”.
“Noi saremo sempre vigili e attenti - conclude la nota- perché crediamo che l’azione civile, meglio ancora se trasversale alla società, senso civico, cultura e amore del proprio territorio siano gli elementi fondamentali per un inversione di marcia che metta l’uomo al centro dell’interesse principale”.
Foligno/Spoleto
08/10/2014 16:02
Redazione