Foligno Sciopero generale, si farà…o forse no

Due accordi che lasciano ben sperare quelli siglati da Cgil Cisl e Uil con il comune di Foligno e quello di Spoleto per trasformare lo sciopero del 24 in un momento di concertazione fra istituzioni e organizzazioni sindacali. La schiarita arriva infatti dopo l’impegno dei due municipi fissato in due verbali l’uno del 6 novembre, l’altro del 7, a non aumentare tasse e tariffe per il 2007 allo scopo di ridurre l’impatto della manovra finanziaria. Oltre a ciò la firma del sindaco folignate Marini e quella del vicesindaco spoletino Daniele Benedetti coronano l’accordo di promuovere più velocemente possibile la fine della ricostruzione e la risoluzione della questione busta pesante oltre ad accettare il proseguimento e l’attuazione di una logica di area vasta e di patto per lo sviluppo integrato dei territori del folignate, dello spoletino e della Valnerina. A Spoleto oltre alla giunta c’era la significativa presenza di Confindustria, con Fabio Chiavari, Confartigianato con Stelvio Gauzzi, CNA con Massimo Alimenti e Confesercenti con Giampiero Proietti. Imputabile ad impegni precedenti l’assenza del sindaco Brunini, che però non lascia indifferenti viste le note ricusazioni del primo cittadino in tema area vasta. E invece stavolta anche Spoleto si dichiara favorevole all’integrazione ed al confronto, anche in merito ai due ospedali. Dopo questi due passi avanti Ciavaglia e Stocchi (Cgil), Ciani (Cisl) e Bendini (Uil) restano in attesa del 15 novembre, giorno in cui in occasione d’una riunione presso l’Ato di tutti i comuni le organizzazioni sindacali hanno chiesto al presidente Libori di poter intervenire un ora prima, sottoponendo alla sottoscrizione di tutti i comuni presenti lo stesso patto siglato da Foligno e Spoleto. Un passo avanti che basterebbe a trasformare la protesta del 24 in un tavolo punto d’inizio del percorso di sviluppo integrato da vent’anni tanto sospirato.