Foligno, ergastolo per l'omicida di via Mameli

Ha massacrato la donna che amava ed è stato condannato all’ergastolo. Nessuna attenuante per Mahamod Arshao, il pakistano di 35 anni che nel 2008 uccise con 24 feroci coltellate Mariana Puscasu, la giovane badante rumena di cui era invaghito. Il delitto venne compiuto nel pomeriggio del primo ottobre, in via Mameli a Foligno. Scena del massacro la casa dell’anziana per cui la vittima aveva lavorato. Mariana Puscasu, 34 anni, si era rifugiata qui il giorno del delitto, proprio per sfuggire alla persecuzione del suo ex fidanzato, che non si rassegnava alla fine della loro relazione. Le mura sicure del civico 9 di via Mameli non erano però riuscite a proteggerla: il pakistano con una scusa era riuscito ad entrare, trafiggendo la vittima con 24 feroci coltellate davanti ad un’amica della stessa, tra le urla dell’anziana che Mariana aveva accudito. Compiuto il delitto Mahamod Arshao, detto Pedro, era fuggito a piedi sporco di sangue, presentandosi davanti al Commissariato di Polizia di Foligno in stato confusionale. Immediato l’arresto e tutti gli accertamenti del caso. Per l’accusa fu omicidio premeditato, per la difesa l’uomo non era invece in grado d’intendere e volere. Secondo la perizia psichiatrica svolta da due consulenti della difesa, il pakistano avrebbe sofferto di una particolare patologia mentale che lo avrebbe condotto al delitto. Per l’accusa nessuna attenuante: Moahamod Arshao era capace di intendere e volere al momento del delitto e fu omicidio premeditato. Dopo diverse ore di camera di consiglio, la sentenza è giunta nella tarda serata di ieri. Il pakistano, rimasto impassibile alla lettura il verdetto, è stato condannato al massimo della pena. Carcere a vita per aver massacrato Mariana, la donna che diceva di amare.