Foligno: fra poche ore la sentenza contro Properzi

Fra poche ore Giampaolo Properzi, il folignate accusato dell’omicidio di Concetta Genta, conoscerà il proprio destino. È infatti prevista per oggi pomeriggio alle 15.30, presso il Tribunale di Perugia, l’udienza finale del processo contro il ristoratore che lo scorso aprile, durante una lite impugnò un coltello contro la giovane che viveva in affitto nel suo appartamento. I fatti risalgono al 29 aprile 2008, quando Concetta Genta a tarda sera si precipitò nel ristorante di Giampaolo Properzi, infuriata con il suo locatario perché rientrando a casa aveva trovato i suoi effetti personali fuori dalla porta e la serratura cambiata. Un gesto nato per indurre la 31enne a lasciare l’appartamento, dopo una serie di litigi per questioni legate all’affitto. All’interno del ristorante la lite fra Properzi e la giovane in breve degenera: l’uomo avrebbe minacciosamente afferrato un coltello da cucina e poco dopo la ragazza sarebbe rimasta morta a terra in un lago di sangue, colpita ad un fianco. Per Properzi immediata l’accusa di omicidio volontario, alcune settimane di carcere e poi i domiciliari. Oggi pomeriggio il processo – svoltosi con rito abbreviato, che consente lo sconto di un terzo della pena – inizierà alle 15 in punto. In aula sarà la difesa dell’imputato a dominare la scena. L’avvocato Giuseppe Congiunti cercherà di smontare l’accusa di omicidio volontario, a carico del ristoratore folignate, parlando piuttosto di “omicidio preterintenzionale”. Secondo il difensore infatti Properzi non voleva uccidere Concetta Genta. La coltellata sarebbe stata accidentale e sferrata a seguito di un’infuocata discussione. Dopo l’arringa della difesa riprenderà la parola l’accusa, affidata agli avvocati Romoli e Lo Bianco, che per Properzi chiederanno il massimo della pena prevista: 30 anni di carcere. In aula ci saranno anche i familiari della vittima, che invocano giustizia senza sconti per la loro Concetta, detta affettuosamente Emma, minacciando di scrivere al Ministro della Giustizia Alfano se la sentenza non farà giustizia piena. I familiari della giovane hanno chiesto anche un risarcimento milionario per la morte della loro cara: un milione e mezzo di euro. Al termine dell’udienza i giudici si ritireranno in camera di consiglio. La sentenza è attesa per la tarda serata di oggi.