Foligno, il 16% di mamme conserva il cordone

Conservazione del cordone ombelicale: una scelta che a Foligno è di circa 200 partorienti sulle 1200 che indicativamente ogni anno danno alla luce i propri figli al San Giovanni Battista. Una percentuale piuttosto alta che è del 17% circa per i genitori che intraprendono un iter privato -con un costo fra i 1000 e i 2000 euro- al fine di mettere al riparo i propri piccoli da una serie di patologie per le quali le cellule staminali tratte dal cordone al momento della nascita possono avere grande efficacia terapeutica. Le malattie per le quali i vantaggi derivanti dall’uso di cellule staminali emopoietiche (cioè del sangue) sono scientificamente provate sono gravi malattie del sangue come leucemie, linfomi, talassemie, alcune immunodeficienze, difetti metabolici. Da qui la pratica ormai diffusa per il punto nascite folignate che fra i primi in Umbria da circa 7 anni attraverso i privati assicura il servizio alle mamme che vogliano decidere per la raccolta delle staminali dal sangue del cordone del proprio bambino. Ai genitori che abbiano preso accordi con un'azienda privata viene spedito un kit che l'azienda sanitaria provvede a rispedire subito dopo il parto. Le banche del sangue cordonale si trovano in maggior parte nel nord Europa fra Svizzera, Olanda e Belgio dove il sangue viene spedito e crioconservato per decenni. A TRG il responsabile del reparto di Ostetricia e Ginecologia Pierluca Narducci spiega come la conservazione e la donazione eterologa invece non siano ancora al via in mancanza di una specifica legge regionale e di una banca umbra del sangue cordonale. Nonostante i ritardi legislativi in tal senso esiste comunque una grande organizzazione del nosocomio folignate verso questa direzione, con la preparazione del personale già effettuata e con rapporti di collaborazione avviati con le banche del sangue dell'ospedale Careggi di Firenze e Umberto I di Roma in vista di un ipotetico futuro via libera alla donazione a terzi del sangue cordonale.