Foligno, la Quintana al tempo dello Jacobilli

Non solo competizione sportiva, non solo tenzone cavalleresca, non sono aggregazione sociale, ma anche crescita culturale della città alla scoperta di tutto ciò che è backstage della Giostra della Quintana. Un principio importante, su cui insiste da tempo palazzo Candiotti, e che oggi ha trovato l’ulteriore suggello grazie alla presentazione del certosino lavoro del Comitato Scientifico che ha portato alla pubblicazione del libro “Lodovico Jacobilli e gli ’Annali’ della città di Foligno“ di Fabio Bettoni, Bruno Marinelli e Roberto Tavazzi. L’iniziativa si è tenuta a palazzo Trinci ed ha incassato la soddisfazione ed il ringraziamento dell’amministrazione comunale per voce dell’assessore Joseph Flagiello (intervenuto in rappresentanza del sindaco Manlio Marini, a Roma con l’assessore alla cultura Giovanni Carnevali per l’insediamento del Comitato nazionale per le celebrazioni in onore dell’architetto Giuseppe Piermarini) e degli stessi relatori, i professori Vittor Ivo Comparato e Alberto Grohmann, che hanno sottolineato la qualità della ricerca. Il coordinamento dell’iniziativa è stato affidato alla professoressa Anna Maria Rodante, che ha voluto ringraziare tutti i protagonisti, incluso la Ideograph con Simone Angelucci e Luca Tei che hanno lavorato con estrema precisione in fase di restituzione editoriale. Da parte sua il presidente Domenico Metelli ha tenuto a rimarcare come l’Ente Giostra consideri fondamentale l’aspetto dell’approfondimento culturale, che va di passo con la crescita della Festa, ed ha elogiato gli autori e i membri del Comitato Scientifico per la loro dedizione. “Si percepisce - ha detto Metelli - la passione che anima il loro lavoro“. Insomma, come ha osservato la professoressa Rodante, un vero e proprio “Stimolo generoso di virtute“. E tra l’altro c’è un valore aggiunto: perché per la stampa del volume sono stati utilizzati i proventi della lotteria nazionale abbinata alla Quintana con i finanziamenti del ministero dell’economia ed il sostegno del ministero per i beni e le attività culturali. Il libro su Lodovico Jacobilli è il primo di una terna: la scelta del Comitato Scientifico, tra i suoi manoscritti, è caduta sul tomo di 637 carte che porta come titolo “Annali di Foligno dal 1113 al 1643“. La parte trascritta che si offre al lettore riguarda gli anni da 1592 al 1623, un periodo a ridosso del 1613, anno di particolare importanza per la Quintana. La grande opera della trascrizione - è risaputo che la scrittura di Lodovico Jacobilli è tra le più difficili, vuoi per cause naturali, vuoi per lo stato del manoscritto - si deve a Bruno Marinelli. Per dare una visione di insieme riguardo le notizie sull’erudito Jacobilli, sulla sua attività di compilatore di storie a vario titolo è presente l’ottimo studio di Roberto Tavazzi, bibliotecario della “Jacobilli“.