Foligno, la protesta di Sant'Eraclio

Sei rapine all’ufficio postale nel giro di qualche mese, di cui l’ultima qualche giorno fa. Furti a raffica ad ogni ora del giorno e della notte. Sporcizia per le strade e un diffuso senso di insicurezza fra i cittadini. Ci va giù pesante Angelo Riccioni, consigliere comunale di minoranza tra le fila del Gruppo Misto, sulla situazione di degrado in cui a suo avviso verserebbe Sant’Eraclio, la frazione più popolosa del Comune di Foligno con oltre 7mila abitanti. Ma anche quella più problematica, soprattutto sul fronte della sicurezza. Tanti i furti verificatesi in questo periodo, l’ultimo addirittura a casa di don Luigi Filippucci, parroco della frazione, che sabato scorso si è ritrovato la casa messa a soqquadro dai ladri, mentre lui era fuori. I ladri sono entrati nell’abitazione forzando la finestra del balcone e hanno portato via 200 euro e alcuni effetti personali del sacerdote, che appena rientrato in casa ha denunciato il furto ai Carabinieri di Foligno. Ma tornando alla denuncia del consigliere Riccioni, che si dice preoccupato per la latitanza di Comune e circoscrizione verso i problemi della frazione, sarebbero quattro i nodi dolenti: la sicurezza dei cittadini; i cassonetti dell’immondizia insufficienti e rotti; il verde pubblico non curato; il parcheggio riservato alla scuola invaso dalle macchine. E quattro le soluzioni ipotizzate sempre da Riccioni: istituire un sistema di telecamere nei punti nevralgici del paese; la revisione del piano del traffico; una maggiore presenza delle forze dell’ordine e del vigile di quartiere. Ma soprattutto maggiore attenzione dell’amministrazione comunale in questa terra che Riccioni definisce “terra di nessuno”.