Il giorno della verità è ormai arrivato. In ritardo di una settimana rispetto quanto detto in un primo momento, il Tribunale di Spoleto però ha voluto prendersi un'altra settimana di tempo prima di decidere in merito all'istanza di fallimento del Foligno Calcio dopo la richiesta di due creditori tra cui Equitalia. Sette giorni sono passati, oggi la sentenza senza ulteriori capovolgimenti di scena. Non regna molto ottimismo in casa Foligno, come dimostrano le parole in esclusiva del direttore sportivo Damaschi: “Dire che sono ottimista sarebbe una bugia. Più che altro sono molto deluso dall'amministrazione comunale: ha mostrato un livello di interesse pari a zero nei confronti del Foligno Calcio, che tra l'altro è la massima espressione del movimento sportivo della città, quella con più visibilità nonostante siamo in Interregionale. Da loro non è arrivato nessun aiuto e questo ma arrabbiare non poco. Ora attendiamo questa sentenza, ogi penso sia il giorno ma nella giustizi tutto è possibile, quindi un altro eventuale slittamento non mi lascerebbe stupito. Noi con l'avvocato Alberto Maria Nori abbiamo fatto tutto il possibile, la gestione Liberti ha fatto tutto il possbile in questi anni per far quadrare i conti. Non ci resta che attendere” . Direttore quante possibilità concrete ci sono che i falchetti non portino a compimento l'attuale stagione? “Il rischio, per quanto prevede la legge giudiziaria, di fatto c'è ma onestamente non penso che si arriverà a tanto. Mancano infatti precedenti per una decisione del genere, l'unica è successa in un altro girone sempre in Serie D ma con una situazione ben più grave e compromessa della nostra. Dico che probabilmente la società sarà affidata ad un curatore, una specie di commisariamento che dovrà occuparsi della gestione societaria fino alla fine della stagione per poi procedere all'asta per l'acquisto della società una volta finito il campionato. Potremmo essere noi stessi gli affidatari della questione, oppure un altra persona carismatica e con conoscenze sul tema di finanza e pallone, ma più di questo non si può dire perchè bisogna solo attendere”. Nubi nerissime all'orizzonte, questo Foligno sembra stia vivendo gli ultimi istanti di storia direttore? “Diciamo che da questa situazione si dovrà costruire una nuova società, con un capitale sano e ben stabilito, io penso parlando di cifre, su un paio di migliaia di euro. Dopo diche si stilerà un progetto sportivo non dico a lungo termine ma almeno a medio termine, non si può vivere giorno per giorno come si è fatto finora, poi è normale che ci si ritrovi in queste situazioni”. Detto del Comune, avete ricevuto risposte dall'imprenditoria? “Diciamo che qualcuno si è fatto avanti, ha dato la propria disponibilità ma ancora non solo è presto per parlare, è che sono anche troppo pochi gli interessati per costruie una società che abbia quelle caratteristiche. Una cosa deve essere chiara: non si può pensare che io, Liberti e pochissimi altri da soli possiamo continuare a tirare la baracca. E' diventato estenuante, difficile, serve un mago per manovrare in queste condizioni”. Il futuro di Damschi quindi non sarà a Foligno? “Non dico questo assolutamente. Io sono tre anni che mi batto per questa società, per i suoi tifosi. Foligno tutti dicono he è una piaza che meriti il professionismo, onestamente visto quanto poco interesse c'è introneo a livello societario dico che non è vero. Io non abbandono la barca quando affonda, dico che avrei tanto piacere di rimanere e fare bene qualora ci siano quelle caratteristiche che ho elencato sopra quando trattavo del rinnovamento della società. Io onestamente qualche progetto in testa, a partire dalla ristrutturazione del settore giovanile, ce l'ho ma servono fondi, uomini e progetto. Ripeto io rimarrei qualora avessi unruolo che si addice alle mie competenze, non posso occuparmi per esempio della gestione finanziaria quando non ne sono in grado. Serve organizzazione, progettualità”. Intanto la squadra continua ad allenarsi, mirino fissato sulla sfida con il San Donato Tavarnelle: difesa da inventare per Favilla: Menchinella è indiziato per fare il centrale come provato l'altro giorno, altra soluzione è rapresentata dall'accentraento di di Calzola con Chiani che a quel unto farebbe il terzino, Ciurnelli è l'altro centrale rimasto a disposizione, Petterini sulla sinistra completerebbe la difesa. Difficile che Pennicchi e Bellomo sono altre due soluzioni, ma entrambi sono esordienti e dopo i pareggi con Bastia e Villabiagio, Favilla vuole rischiare il meno possibile per non perdere ulteriore contatto con i play off. Infine, un sorriso ai biancazzurroi lo regala Stefano falcone ammesso al corso di abilitazione a preparatore atletico indetto dal Settore Tecnico di Coverciano, con inizio previsto il 23 febbraio e conslusione fissata a maggio, un corso ben strutturato c on elevata caratura dove sono previste 160 ore di lezione e 40 allievi iscritti.
Foligno/Spoleto
19/02/2015 10:45
Redazione