Foligno, omicidio di via Saffi: 18 anni all'autore

Tre ore di camera di consiglio per il Gup Luca Semeraro per stabilire la condanna a 18 anni, con rito abbreviato, di Radzi Useini, il macedone che il 5 settembre dello scorso anno uccise a colpi di cacciavite il polacco Pawel Lozinski, titolare dell'officina meccanica per biciclette di via Saffi nella quale avvenne l'omicidio. Il giudice ha quindi accolto la richiesta del pm Formisano, respingendo invece quella della difesa di Useini, rappresentata dagli avvocati Sangro e Aliventi, di riqualificare il reato in omicidio preterintenzionale anziché premeditato. Alla madre della vittima, costituita parte civile con gli avvocati Domenico Accica e Matteo Quagliarini. il giudice ha riconosciuto un risarcimento di 400 mila euro, e una provvisionale immediatamente esecutiva di 200 mila. La lite tra i due, secondo la ricostruzione delle indagini condotte dai carabinieri e coordinate dal sostituto Mario Formisano, era scoppiata per motivazioni passionali, in un contesto di consumo di sostanze stupefacenti. Lite finita poi a colpi di cacciavite, quelli con i quali Useini ha ucciso Lozinski all'interno della bottega, per poi chiudersi nel bagno dove lo hanno trovato i carabinieri allertati dai vicini. Per i difensori il loro cliente si sarebbe difeso, forse eccessivamente, nella colluttazione nata con la vittima dopo che i due avevano fatto uso di droga. Ma il giudice ha invece sposato la tesi accusatoria della premeditazione, tesi basata a quanto pare sulle confessioni dell'omicida, sul racconto della ragazza, e sul fatto che Useini avrebbe detto a più persone nei giorni precedenti di volerla far pagare a Lozinsky. Entro 90 giorni il deposito della sentenza, con i legali che si riservano dopo la lettura delle motivazioni, di ricorrere in appello