Foligno, visita di Bassetti e Marini alla Madonna di Foligno

Prima della messa solenne nella cattedrale di Foligno, in occasione della festa di San Feliciano, patrono della città, mons. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia e la presidente della Regione dell’Umbria, Catiuscia Marini, presenti il vescovo di Foligno, mons. Gualtiero Sigismondi e il sindaco Nando Mismetti, hanno visitato l’esposizione straordinaria della Madonna di Foligno di Raffaello, promossa da Eni in collaborazione con i Musei vaticani, Comune di Foligno e Diocesi di Foligno, al monastero di Sant’Anna. Mons. Bassetti, indicato da Papa Francesco come cardinale nel prossimo concistoro del 12 febbraio, ha poi risposto ad una domanda della superiora del monastero, suor Rosa che gli ha chiesto: “come si sente come cardinale?”. Il prelato ha affermato che “al momento della nomina ho provato un terribile vuoto, poi non ci credevo. E’ una grande responsabilità. Il Papa mi ha detto che non è né un onore, né una promozione. Già avevo un compito importante come membro della congregazione dei vescovi. Ma chi sono io?”. Mons. Bassetti ha affermato, tra l’altro, che “mi sento un povero mendicante di preghiere. La mia vita continuerà al servizio della Chiesa e della diocesi di Perugia. Il Papa ama le periferie e questa mia nomina riguarda una periferia”. La presidente Marini ha messo in rilievo che la mostra straordinaria della Madonna di Foligno di Raffaello “rappresenta una grandissima iniziativa culturale e spirituale. Ringrazio i Musei Vaticani e il suo direttore Antonio Paolucci, e l’Eni, che, in collaborazione con Comune e Diocesi di Foligno, hanno consentito lo svolgimento di questa mostra. Il suo grande successo, con una partecipazione anche superiore, in proporzione, a quella di Milano, costituisce un veicolo di promozione e di sviluppo economico. Indica anche la rotta per le istituzioni pubbliche ma anche per soggetti privati sull’importanza di investimenti sul fronte culturale. Spero che questi eventi del genere possano ripetersi al fine di mettere a disposizione dei visitatori opere come questa, che, riportate nel loro luogo naturale, acquisiscono un rilievo superiore a quello della loro stessa presenza nei musei dove sono conservate”.