Fossato: Faber, nessuna retromarcia

Apertura sul ricorso agli ammortizzatori sociali ma resta la pregiudiziale della chiusura dello stabilimento di Fossato di Vico, casomai si potrà trattare sulla data – comunque entro il 2012. L’esito del nuovo summit tra vertici aziendali e rappresentanti sindacali sulla Faber, questa mattina in Confindustria a Perugia, accresce le nubi sul futuro dei 187 lavoratori del sito umbro. Le parti si sono date appuntamento a mercoledì mattina, mentre giovedì della vicenda si occuperà il tavolo istituzionale con le regioni Umbria e Marche. Intanto l’assemblea dei lavoratori del pomeriggio ha deciso la prosecuzione dello sciopero e del presidio a Fossato di Vico. In una nota invece i dipendenti sottolineano come la Faber sia un’azienda tutt’altro che in crisi: si parla di delocalizzazione del lavoro nella ricerca di un riparo dalle fluttuazioni di mercato e di un maggior guadagno a scapito dei lavoratori italiani. Il precipitare degli eventi – evidenziano - non è quindi imputabile solo alle strategie aziendali, ma anche ad un deficit politico ad una scarsa tutela del tessuto economico della fascia appenninica che con la chiusura della Faber subirebbe un colpo pressoché mortale.