Sono terminati gli incontri sulla riforma del Terzo settore con la relazione del Rag. Marco Biti sulla nuova fiscalità e le nuove agevolazioni per le associazioni di volontariato ed enti di promozione sociale. Nel panorama delle nuove disposizioni di legge sul Terzo settore, si sono messe in evidenza le esenzioni (Iva, Imu, Ires, Tasi, Siae) per le attività non commerciali e la necessità di iscrizione al RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore) che potrà comunque avvenire attraverso una "rete associativa" (tipo ACLI, CeSVol ecc.) . Il RUNTS dovrà essere trasparente e pubblico; verranno richiesti i rendiconti, bilanci, fondi, ed essere pubblicati entro il 30 giugno di ogni anno. Quindi, tutte le associazioni non commerciali, quale sono gli enti del terzo settore (ODV, APS), avranno una normativa fiscale agevolata a condizione che vengano rispettati alcuni paletti normativi di base, saranno previste verifiche e controlli fiscali per evitare che imprenditori di natura prevalentemente commerciale utilizzino le agevolazioni riservate esclusivamente al terzo settore ed al mondo del no-profit. I presenti hanno rimarcato la specificità dei territori appenninici, dove spesso, in queste piccole realtà prive di alternative commerciali, gli enti del terzo settore sono in alcuni casi gli unici erogatori di servizi e/o prestazioni di carattere anche commerciale. Pertanto si è prestata particolare attenzione a questo tema ed è stata avanzata alle ACLI una specifica richiesta di aiutare i soggetti del no-profit a continuare a dare, nel pieno rispetto della nuova normativa, risposte concrete ai cittadini mantenendo specie nelle aree periferiche, come quelle appenniniche, una ricca rete di “servizio sociali”.