Fusione CR: Città di Castello a bocca asciutta

Il progetto di fusione delle quattro CR umbre del Gruppo Intesa Sanpaolo (Carit-Terni, Carispo-Spoleto, Carifo-Foligno, Caricast-Città di Castello) va avanti, si iniziano a tirare le somme e, a quanto pare, c’è chi mostra i primi segnali di insofferenza. Il progetto di riorganizzazione scontenta e “mortifica” la Cassa di risparmio di Città di Castello. Così il sindaco Bacchetta ha deciso di mandare segnali chiedendo una delle strutturi portanti della nuova banca. A quanto pare Città di Castello, durante la divisione dei poteri e delle funzioni, è rimasta esclusa. Attualmente il processo di fusione delle quattro banche prevede uno schema abbastanza definito: Terni avrà la sede legale del nuovo istituto, Spoleto quella operativa con funzioni di backoffice, mentre a Foligno dovrebbe andare la presidenza della CR dell’Umbria e le altre lavorazioni. Insomma a Città di Castello non spetterebbe nulla di importante.