Gabrielli: prevenzione vero nervo scoperto della ProCiv

'Noi dividiamo il ciclo di Protezione civile in tre momenti, prevenzione, gestione dell'emergenza, ricostruzione e se dovessi dare dei voti sarebbero: prevenzione tre e mezzo, gestione dell'emergenza sette piu', ricostruzione fra il cinque e il sei''. Lo ha detto oggi pomeriggio a Foligno il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, a margine del convegno '15 anni dal sisma Umbria-Marche del '97: dalla gestione delle emergenze alla ricostruzione. Esperienze a confronto'. ''Se l'approccio e' ancora quello della richiesta di rassicurazioni - ha aggiunto Gabrielli riferendosi anche allo sciame sismico in corso nel Beneventano - vuol dire che abbiamo un Paese che, ad esempio sul versante del rischio sismico, ma potremmo dire anche sul versante del rischio idrogeologico, e' un Paese assolutamente impreparato, che non vuol capire che solo la consapevolezza dell'esistenza dei problemi e' la strada per tentare di risolverli, non quella di mettere la testa sotto la sabbia''. ''Quindi - ha detto ancora Gabrielli rispondendo alle domande dei giornalisti - la prevenzione e' in senso assoluto, dovessi fare una graduatoria, il vero nervo scoperto, sia sotto il profilo strutturale, sia sotto il profilo della prevenzione di Protezione civile. C'e' infatti un problema strutturale - ha spiegato - ma c'e' anche e soprattutto un problema di prevenzione di Protezione civile: Comuni che non hanno ancora piani di Protezione civile, Comuni che si ostinano a non informare la popolazione, Comuni che non fanno attivita' esercitative per rendere le popolazioni consapevoli e preparate al verificarsi della crisi''.