Chiedono un confronto anche con l'amministrazione comunale di Gubbio, le tre sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil che in una nota invocano l'apertura di un tavolo di crisi sulla situazione occupazionale del territorio eugubino. Il caso da cui muove la richiesta è quello dell'azienda GDS srl (ex Sirci): "A seguito delle gravissime condizioni economico/finanziarie, i lavoratori prima della cessazione dei rapporti di lavoro avvenuta ad agosto 2016, hanno accolto la proposta di rateizzazione del trattamento di fine rapporto firmato in Confindustria. Le maestranze - recita la nota sindacale - hanno percepito solo l’acconto di agosto, mentre tutte le rate successive ad oggi maturate non sono state onorate ed a seguito di numerosi solleciti non ci sono stati riscontri ufficiali atti a chiarire la grave situazione". Un quadro occupazionale sempre più preoccupante quello che investe l'area eugubina "che si aggrava sempre di più con il passar del tempo non dando opportunità di lavoro ai numerosissimi disoccupati del territorio" chiude la nota.
L’azienda GDS srl era nata dall’acquisizione dello stabilimento dalla Nuova Sirci in fallimento nel dicembre 1995 da parte di una finanziaria della famiglia Colaiacovo la Cofina spa, poi successivamente nel 2005, con un'operazione condotta dall'imprenditore Giuseppe Colaiacovo, il controllo passò alla Fc Gold. Nel 2011 l’ultima acquisizione della Dalmine resine conferendo tutti i marchi nella nuova società GDS srl, la quale nel luglio 2015 viene messa in liquidazione. Ad agosto 2015 Coes Company srl rileva parte dell’impianto produttivo di Padule (ex Sirci) e recupera i due terzi delle maestranze, mentre la parte rimanente in carico a GDS srl viene collocata in cassa integrazione straordinaria terminata nell’agosto 2016 attualmente in mobilità.