Torna in aula Spazzatura d’oro, la maxi inchiesta che vede coinvolti 23 imputati (16 persone e 7 aziende) e una trentina di parti offese tra cui vari Comuni del perugino, per la malagestione dei rifiuti da parte di Gesenu. L’udienza è in corso a porte chiuse presso il centro congressi Capitini di Perugia, per l’interrogatorio di uno degli imputati e le discussioni del procuratore capo, Raffaele Cantone e del procuratore aggiunto Giuseppe Petrazzini. Al centro dell’inchiesta iniziata nel 2014, che portò all’arresto dell’allora direttore tecnico di Gesenu, Sassaroli, la gestione illecita di ingenti quantità di rifiuti nell’impianto di Ponte Rio, in cui la partecipata avrebbe attribuito false codifiche per far rientrare i materiali da smaltire tra quelli autorizzati. La procura contesta a 10 imputati anche l’associazione finalizzata a una serie di reati tra cui traffico dei rifiuti, inquinamento ambientale, falso in registri e in atto pubblico, frode in pubbliche forniture, truffa aggravata.