"Un anno di crisi, di resilienza e di rilancio": sono le parole che il presidente dell'' Ordine dei giornalisti dell'' Umbria ha usato per descrivere i 12 mesi che si stanno per concludere. "Il Consiglio dell'' Ordine dei giornalisti dell'' Umbria - ha affermato Conticelli - ha affrontato il 2019 con la consapevolezza di dovere gestire un'' ardua fase di recessione complessiva del mondo dell'' informazione nazionale e locale e ha scelto di farlo a viso aperto con una serie di iniziative in grado di monitorare il nuovo, problematico rapporto esistente tra chi fa informazione e chi fruisce del lavoro degli operatori della comunicazione. Ne è scaturito un format, '' Giornalisti tra la gente'' , che ha condotto e conduce i consiglieri in tutte le maggiori località della regione per una serie di confronti diretti, senza infingimenti né tatticismi, tra i giornalisti e la gente comune. In attesa di un libro bianco che raccolga i dati di questa innovativa esperienza presa ad esempio perfino dagli organismi nazionali della categoria, una prima possibile valutazione sembra fotografare il preoccupante crescente disamore intercorrente tra i cronisti e i loro fruitori. Contiamo sempre meno perché molti, il mondo politico in primis, continuano a dipingerci in modo errato e strumentale. Contiamo sempre meno perché la disintermediazione generata dall'' incontrollabile mondo dei social attira ingiustificati strali nei confronti di chi informa in maniera seria e corretta. Contiamo sempre meno perché alcune pubbliche amministrazioni ritengono di poter informare i cittadini non già attraverso gli strumenti classici del giornalismo e delle sue figure professionali, ma con l'' utilizzo impersonale e spesso dissennato del web. Contiamo sempre meno perché anche noi, purtroppo, sovente ci avvitiamo in sterili battaglie autoreferenziali e inutili polemiche interne. Contiamo sempre meno perché gli editori, a fronte di una simile realtà, ritengono di poter gestire testate e canali informativi senza l'' impiego di giornalisti o con cronisti contrattualizzati in maniera precaria e ampiamente sottopagati. A tutto questo - ricorda Conticelli - abbiamo deciso di dire '' no'' , appunto, con lo strumento del confronto diretto, del rapporto reale, del contatto anche acceso ma genuino. Intendiamo continuare ad andare tra la gente a raccontare che il giornalismo permette agli umbri di essere informati da ogni più piccola località del territorio e che spesso chi fornisce professionalmente notizie è pagato due euro ad articolo o poco più. Lavoriamo, di concerto con l'' Associazione stampa umbra, per la creazione di un equo compenso che consenta di eliminare questa infamia, garantendo al singolo giornalista un tariffario minimo ma inderogabile alla stregua di altri professionisti che operano nella regione. Sulla base della crisi economica senza precedenti che investe il nostro mondo, il Consiglio dell'' Ordine dei giornalisti dell'' Umbria è stato in grado di non gravare ulteriormente sulle tasche dei propri iscritti, garantendo una nutrita serie di appuntamenti formativi di altissimo livello a costo zero. Inoltre abbiamo ritenuto di non aumentare la quota di iscrizione annuale, tenendo a mente non già gli interessi del giornalista contrattualizzato e regolarmente retribuito ma quelli dell'' operatore dell'' informazione meno tutelato: il giovane, il precario e il sottopagato, cercando di incidere il meno possibile sui costi generali del singolo. Personalmente, con un recente intervento in occasione della seduta congiunta dei presidenti dei Consigli regionali e del Consiglio nazionale dell'' Ordine che si è tenuta a Roma, ho fatto presente l'' iniquità di un provvedimento, pure adottato, che consente ai pensionati over 67 di ridurre della metà l'' importo della propria quota annuale. In quella occasione ho ribadito la necessità di provvedimenti di sgravio e di incentivo a favore dei giovani giornalisti e dei precari in genere, e non già di ulteriori tutele nei riguardi di chi ha certezza di garanzie ed emolumenti predefiniti. Nel corso dei mesi che verranno, e che ci separano dal rinnovo delle cariche professionali, intendiamo continuare a perseguire l'' obiettivo primario della tutela dei meno garantiti"
Perugia
23/12/2019 20:09
Redazione