Giovani e servizio civile, bassa risposta nell'eugubino

DI ANNALISA PAFFI Una risposta non proprio positiva quella che i giovani eugubini hanno riservato alla possibilità di accedere ai sette progetti messi in campo nel comune di Gubbio, del bando 2006 per il Servizio Civile. I posti disponibili erano 45 in totale e solo in 44 hanno presentato domanda. Per il progetto "Abilinsieme 2", dell'Angsa (Associazione nazionale genitori soggetti autistici), ad esempio nessuno si è fatto avanti e dei 24 posti disponibili per operare con la Comunità di Capodarco dell'Umbria solo in 11 hanno dato la loro disponibilità. "C'è forse una sorta di disaffezione -dice Don Angelo Fanucci - verso quelle che sono le tematiche del sociale. Una situazione che è figlia del nostro tempo, di un sistema che non riesce più a stimolare nei ragazzi, fin dai banchi di scuola, quella sensibilità e quella partecipazione alla vita sociale. Venti, trenta anni fa i giovani ai quali veniva chiesto di fare volontariato non si sottraevano certo. Mi ricordo di quei 100 e più ragazzi di Gubbio che negli anni 70 contribuirono a realizzare S.Girolamo.” Il non aderire ad un progetto poi mette a rischio la riproposizione in termini di finanziamento dello stesso, per il prossimo anno: “Siamo preoccupati - dice Paola Tittarelli dell’Angsa di Gubbio - il non aver avuto alcuna richiesta, potrebbe significare la perdita di risorse per portare avanti il nostro lavoro”. Per Gubbio Soccorso, 8 le domande pervenute, tante quanti erano i posti a disposizione. In questo caso visto che si tratta di fare assistenza psicospedaliera in casi di emergenza, chi ha fatto domanda, molti con laurea in discipline infermieristiche, ha visto in questo una possibilità di formazione per un futuro impiego. Ed è proprio questo uno degli aspetti che i giovani dovevano cogliere secondo Aldo Cacciamani, l’assessore comunale alle politiche sociali, quello dell’opportunità cioè di vedere nel Servizio Civile anche una occasione per entrare nel mondo del lavoro. “Al comune per i suoi due progetti, quello riguardante l'assistenza degli anziani e quello relativo al settore dell'educazione e promozione culturale - dice l’assessore Cacciamani - sono arrivate solo 13 domande per gli 8 posti a disposizione. Forse è mancata anche una adeguata promozione di quello che è il Servizio Civile sia in ambito nazionale che locale. Una informazione più capillare avrebbe forse fatto la differenza in termini di numero di domande presentate. Non credo che sia da buttare via poi, una retribuzione mensile di 433,80 euro.” Sulla scia del Comune di Gubbio, che anche se di poco ha raccolto domande superiori alla disponibilità dei posti, il progetto "La Meridiana", che ha ricevuto 5 richieste per l’unico posto presso il Centro socio-riabilitativo "Aldo Moro" per affiancare gli operatori nell'assistenza dei 22 disabili del centro. Così come l'associazione Maggio Eugubino con 7 domande per soli 3 posti per il progetto "Gioielli da salvare", un intervento per la valorizzazione delle storie e delle culture locali. L’80% di chi ha fatto domanda a Gubbio,per il Servizio Civile, inoltre è risultato essere donna. Forse i maschi ritengono ancora che il servizio militare sia più consono a loro, giudicando una prerogativa tutta femminile occuparsi di temi come l’assistenza e la cura ai soggetti più deboli.