Girlanda (PDL) guarda alle comunale 2011: "C'è bisogno di aria nuova a Gubbio"

“Risulta sempre più evidente come la città di Gubbio abbia bisogno di un cambiamento politico, dopo la decennale egemonia di un Prc incapace di rinnovarsi, produrre figure politiche nuove, far progredire il territorio e tenere unita la stessa maggioranza di governo”. È quanto dichiara il deputato eugubino Rocco Girlanda in merito alla tenuta della coalizione nel Comune della città dei Ceri. “Ad evidenziare le carenze ed il vuoto politico di questa giunta stanno pensando le stesse componenti del centro sinistra, una volta legate a doppio filo all’attuale precaria maggioranza: dalle critiche sulla commissione sul piano regolatore alla posizione comune di Sel e Sinistra Democratica al momento della votazione sullo scioglimento del centro servizi Santo Spirito, alle stesse grida dall’allarme del Pd sullo stato dei conti del Comune, che potrebbe compromettere lo stato delle finanze per i prossimi anni, impedendo adeguati investimenti e opere di pianificazione. Inutile sottolineare – continua Girlanda – come il Pdl aveva già evidenziato questi aspetti su cui ora, soprattutto dopo l’elezione di Orfeo Goracci in consiglio regionale che ha portato allo sgretolamento della maggioranza, hanno finalmente aperto gli occhi anche le altre forze politiche. Questa situazione non potrà che protrarsi stancamente fino alle prossime elezioni amministrative, provocando gravi danni al territorio che, ora più che mai, ha bisogno di azioni mirate e concrete per le famiglie, le imprese e la gestione dei servizi. L’implosione del Prc eugubino, d’altra parte, non può destare grandi sorprese, dal momento che sta vivendo le stesse dinamiche accadute in tutte le realtà dove gli eredi del Pci si sono trovati a governare, in Italia e nel mondo. Il crepuscolo di questi irriducibili della falce e martello non può far che ben sperare per il futuro della nostra città, per la quale auspichiamo un cambiamento foriero di una nuova boccata d’ossigeno – conclude Girlanda – che veda protagoniste le forze sane e attive della politica e della società che abbiano il coraggio di sganciarsi da un sistema politico e clientelare preistorico e oramai asfittico che non può, dato il conclamato fallimento, far più parte del sistema amministrativo della città”.