Giudice di Pace, Gubbio nella lista nera. Stirati: "Chiesta deroga"

Il Comune di Gubbio è stato inserito nell'elenco dei fuori termine per il mantenimento dell'ufficio dei giudici di pace. Lo annuncia con una nota l'avvocato Pasquale Riccardo Fornaia , personaggio della prima ora nella protesta civile per il mantenimento prima della sede del tribunale a Gubbio e poi della figura del giudice di pace. “La mancata comunicazione da parte del Comune di Gubbio dei nominativi dei dipendenti comunali che avrebbero dovuto partecipare alla formazione disposta dal Ministero della Giustizia – afferma Fornaia – ha fatto sì che il nostro Comune sia stato inserito nell’elenco di quelli fuori termine. Il che significa che mentre i Comuni che hanno ottemperato nei termini sicuramente manterranno gli Uffici, per gli altri, compreso il nostro, bisognerà sperare che vengano riaperti i termini e che vengano riammessi”. Un'eventualità che secondo Fornaia, sentite fonti ministeriali, è lontana da venire . La notizia era nell'aria, ma è di quelle che inevitabilmente fanno discutere : si sapeva che il Comune di Gubbio, facendo seguito ad una delibera dell'allora giunta Guerrini in cui il Comune si assumeva l'onere di sede e personale pur di salvare il servizio, aveva tempo fino al 28 giugno per indicare tre nomi di dipendenti comunali con specifici requisiti sia di livello che di titoli di studio da avviare a formazione per essere assegnati allo staff del giudice di pace . Pena , la chiusura dell'ufficio e il suo accentramento a Perugia. Quei nomi non sono arrivati e quindi era inevitabile la comunicazione del ministero e l'inserimento fuori termine . Il perchè lo aveva spiegato il sindaco Stirati nell'ultimo consiglio comunale : economicamente ed organizzativamente questo Comune non se lo può permettere , tra formazione dei dipendenti , utenze e quant'altro questo impegno graverebbe sulle casse municipali per non meno di 150 mila euro . Non di questo avviso l'avvocato Fornaia: si doveva ora indicare i nomi , poi si sarebbe trovata una soluzione per la formazione che poteva essere svolta a Gubbio e persino per i carichi di lavoro visto che i tre dipendenti non dovevano essere garantiti tutti insieme sei giorni a settimana . Ma per Stirati era un problema anche trovare quei nomi : non abbiamo nel nostro organico disponibilità di figure professionali con quei requisiti richiesti e chi c'è ha già il suo bel lavoro da svolgere : “ Rinuncio anche allo staff del sindaco perchè non c'è la disponibilità economica ed organizzativa “aggiunge il sindaco per far capire la situazione. Per Fornaia l'inclusione di Gubbio nella lista di Comuni non ottemperanti farà sì che da settembre in poi l'ufficio verrà progresisvamente smantellato mano a mano che verranno esaurite le pratiche in corso . Stirati , che insieme al sindaco di Gualdo ha scritto al Ministero per una soluzione congiunta con condivisione dei costi del servizio, ha chiesto un supplemento d'istruttoria fino al 30 settembre . Il dopo si vedrà.