Gli eugubini dicono ancora “sì”

Il trand dell'amore eterno è altalenante a Gubbio con i matrimoni che calano e crescono in base a quanto, di anno in anno, la crisi morde in tempi nei quali i conti della serva diventano obbligatori. Così nel 2013 i matrimoni celebrati in città sono stati 135 totali, tra religiosi e civili. Volendo guardare ad un passato più lontano su può parlare di una ripresa rispetto al 2005 quando erano stati 123, ancora un calo rispetto al 2001 quando si attestarono sui 157. Nel dettaglio, nell'anno appena trascorso sono state 38 le coppie di eugubini che hanno celebrato la cerimonia con rito civile, 97 con rito religioso per un totale di 135. Resta all'incirca stabile il numero di chi opta per la cerimonia in comune: nel 2005 sono stati 31, contro i 33 del 2004 e i 26 del 2001. Analizzando ancora i dati dell'ufficio di stato civile di Gubbio, 14 sono stati i matrimoni misti, ovvero tra un eugubino e uno straniero: nel 2005 erano stati 10, nel 2006 si erano fermati a 8. Un settore, quello dei matrimoni, che in molte città è diventato un business dalle grandi cifre. Gubbio non ha nulla da invidiare per attività ricettive, capacità organizzative, qualità dei prodotti enograstronomici e bellezze storiche. Tanto che l'ex sindaco Guerrini con l'assessore allo Sviluppo Economico Michela Tinti avevano pubblicato un bando per un concorso di idee legato al progetto "Gubbio città dei matrimoni". Erano state 12 le ditte che hanno partecipato da tutta Italia, aziende specializzate nelle campagne di comunicazione e promozione. Aveva vinto un colosso di Roma, la Softlab con 86 punti. Da quel dicembre 2012 però, tutto si è arenato con l'autosospensione dell'assessore Tinti prima e con il commissariamento poi.